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La penicillina e i sulfamidici hanno segnato tappe fondamentali nella lotta contro le infezioni batteriche. Gli analgesici oppioidi, come la morfina, sono essenziali nel trattamento del dolore, ma presentano rischi di dipendenza. La ricerca mira a sviluppare farmaci più sicuri.
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Alexander Fleming, nel 1928, osservando la distruzione delle colonie di stafilococchi causata dalla muffa Penicillium notatum, intuì le potenzialità terapeutiche della penicillina
L'isolamento, la purificazione e la produzione in quantità della penicillina
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Florey e Chain contribuirono a isolare, purificare e produrre in quantità sufficienti la penicillina per utilizzarla come farmaco
Per superare l'emergere di ceppi batterici resistenti, furono sviluppate nuove penicilline semisintetiche come l'oxacillina e la cloxacillina, che mantenevano la loro attività antibatterica anche in presenza dell'enzima penicillinasi
Nel 1930, il chimico Gerhard Domagk scoprì i sulfamidici, che si rivelarono efficaci nel trattamento di infezioni batteriche come la setticemia
I sulfamidici agiscono inibendo l'enzima responsabile della sintesi dell'acido folico nei batteri, essenziale per la loro proliferazione, differenziandosi così dagli antibiotici come la penicillina
La scoperta dei sulfamidici ha stimolato la ricerca di altri farmaci capaci di interferire con specifici processi vitali dei batteri, ampliando così l'arsenale terapeutico a disposizione della medicina
Estratta dalla pianta di coca, la cocaina è stata utilizzata come anestetico locale, ma il suo potenziale di abuso e i gravi effetti collaterali ne hanno limitato l'uso
Le amfetamine, composti sintetici con effetti stimolanti, sono state impiegate nel trattamento di disturbi come la narcolessia e l'ADHD, ma il loro abuso può portare a dipendenza e gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica
La ricerca farmaceutica continua a sviluppare nuovi composti con minori effetti collaterali e rischi di abuso, al fine di fornire alternative terapeutiche alle amfetamine
La morfina, principale alcaloide dell'oppio, è stata scoperta come potente analgesico per il trattamento del dolore acuto e cronico
Gli oppioidi agiscono sui recettori specifici nel sistema nervoso centrale, ma il loro uso è strettamente regolamentato per prevenire l'abuso e la dipendenza
La ricerca farmaceutica si concentra sullo sviluppo di analgesici oppioidi con minori effetti collaterali e rischi di abuso, oltre che su analgesici non oppioidi per fornire alternative terapeutiche