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La Palestina antica, o terra di Canaan, fu un centro strategico per l'agricoltura e il commercio, influenzato da Egitto e Mesopotamia. Gli Ebrei, assimilando tradizioni cananee, fondarono una monarchia e svilupparono il monoteismo.
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La Palestina antica si trovava in una posizione geografica cruciale, che favoriva lo scambio di idee e influenze tra le civiltà dell'Egitto, della Mesopotamia e dell'Asia Minore
Agricoltura, allevamento e pesca
Grazie alla sua varietà geografica, la Palestina antica era in grado di sostenere diverse attività economiche, come l'agricoltura, l'allevamento e la pesca
Rotte commerciali fondamentali
La Palestina antica si trovava lungo importanti rotte commerciali, che la rendevano un centro di scambio e di commercio tra le civiltà circostanti
I primi insediamenti in Palestina risalgono al 7000 a.C., come dimostrano i resti archeologici di Gerico
Città-Stato e potenze esterne
La Palestina antica era caratterizzata da un insieme di città-Stato, talvolta autonome, talvolta soggette all'influenza di potenze esterne
L'arrivo dei "popoli del mare"
Intorno al 1200 a.C., l'arrivo dei "popoli del mare" causò notevoli turbamenti in Palestina, favorendo l'emergere di nuove entità culturali
Gli Ebrei, un popolo semitico originario della Mesopotamia, si stabilirono in Palestina, assimilando aspetti culturali e religiosi dei Cananei
La lotta delle tribù ebraiche contro i Filistei
Le tribù ebraiche dovettero confrontarsi con i Filistei, un popolo di probabile origine egeo-anatolica, che si era insediato lungo la costa
L'istituzione della monarchia
La necessità di una maggiore coesione tra le tribù ebraiche portò all'istituzione di una monarchia, con Saul come primo re d'Israele
La conquista di Gerusalemme e la costruzione del Tempio
David conquistò Gerusalemme e suo figlio Salomone costruì il primo Tempio, rendendola la capitale e sede dell'Arca dell'Alleanza
La frammentazione del regno
Dopo la morte di Salomone, il regno si divise in due entità separate: il regno di Israele a nord e il regno di Giuda a sud
Il regno di Israele cadde sotto l'espansione assira, mentre il regno di Giuda fu sottomesso dai Babilonesi
La distruzione del Tempio e la deportazione della popolazione
I Babilonesi distrussero il Tempio di Gerusalemme e deportarono una parte significativa della popolazione ebraica, evento noto come l'esilio babilonese
Il ritorno dei Giudei con la conquista persiana
Con la conquista persiana e l'ascesa di Ciro il Grande, gli Ebrei furono autorizzati a ritornare a Gerusalemme e a ricostruire il Tempio
Nonostante la dipendenza politica, la comunità ebraica conobbe una fase di rinascita culturale e religiosa durante il periodo persiano, con Gerusalemme che si affermò come centro spirituale e culturale del giudaismo
La religione ebraica si distingueva per il monoteismo, con la venerazione di un unico Dio, Yahweh, concepito come creatore supremo e sovrano dell'universo
A differenza delle divinità politeiste, Yahweh non era rappresentabile attraverso immagini o idoli, e il suo nome era considerato sacro e impronunciabile
La concezione monoteistica di Dio ha giocato un ruolo cruciale nella formazione dell'identità culturale e religiosa del popolo ebraico, influenzando profondamente le loro tradizioni, la loro legislazione e la loro storia