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L'opera 'Sentimento del Tempo' di Giuseppe Ungaretti esplora il Barocco, Roma e Michelangelo come simboli di meditazione sull'umano e il divino. L'estate romana e il travertino diventano metafore della condizione umana, mentre la dimensione religiosa si rivela nella riscoperta della fede e nella preghiera. La ricerca della verità si intreccia con la bellezza e la fantasia, riflettendo sulla transitorietà delle apparenze.
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Michelangelo rappresenta per Ungaretti l'emblema dell'uomo che medita sulla giustizia e sulla pietà, temi che il poeta stesso affronta nella sua opera
Ungaretti esplora il concetto di "uomo di pena" nella sua raccolta "Allegria", dove la sofferenza umana diventa occasione di profonda introspezione e di ricerca poetica
Nelle poesie "Di luglio" e "D'agosto", l'estate è rappresentata come un momento di desolazione e morte, sottolineando la sua importanza tematica all'interno dell'opera
La poesia "Preghiera" segna un punto di svolta nella produzione poetica di Ungaretti, orientando i temi precedenti verso una dimensione più esplicitamente religiosa
"La Madre", scritta in seguito alla scomparsa della madre del poeta, esprime il dolore della perdita e il desiderio di ricongiungimento spirituale e di redenzione
Il linguaggio arcaico e la struttura regolare della poesia "La Madre" enfatizzano la solennità e la profondità del tema religioso
Nella sezione "Inni" di "Sentimento del Tempo", Ungaretti riflette sulla transitorietà delle apparenze e sulla loro capacità di rivelare una verità più profonda
La poesia "Danni con fantasia" medita sulla natura ingannevole della bellezza e sull'illusorietà delle apparenze, utilizzando una serie di domande retoriche e una sintassi essenziale per esprimere stati d'animo e riflessioni
L'uso di connettivi sintagmatici e di un linguaggio che richiama temi e stili precedenti crea un senso di continuità e di progressione nel percorso poetico di Ungaretti, riflettendo la complessità e la profondità della sua ricerca poetica