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La commedia plautina si distingue per l'adattamento creativo dei modelli greci, introducendo elementi romani e tecniche di contaminazione. Personaggi come l'avaro Euclione o il servo astuto sono centrali nelle sue opere, influenzando la commedia fino ai giorni nostri.
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Tito Maccio Plauto è stato un drammaturgo latino vissuto tra il 254 e il 184 a.C. che ha rivoluzionato il teatro antico con le sue commedie
Adattamento dei modelli greci
Plauto non si limitava a tradurre i testi greci, ma li adattava e li rielaborava, inserendo elementi di contaminazione e riferimenti alla cultura romana
Arte della contaminazione
Plauto utilizzava la tecnica della "contaminazione" per creare commedie che si discostavano dai modelli greci e si adattavano alle esigenze del pubblico romano
Comicità e rottura dell'illusione scenica
La comicità plautina si distingueva per la sua aggressività e trasgressività, spesso manifestata attraverso la caricatura e la parodia, e per la rottura dell'illusione scenica attraverso il "metateatro"
Le commedie di Plauto possono essere classificate in diverse tipologie, come la "commedia di carattere", la "commedia della beffa" e la "commedia degli equivoci"
Commedia dell'inganno
Le commedie plautine spesso giocano sull'inganno e sull'identità scambiata, come mostrato nelle opere Casina e Menaechmi
Commedia del lieto fine
Nonostante le variazioni nelle trame, le commedie di Plauto seguono uno schema consueto che prevede un lieto fine
Figure comiche
Plauto introduceva spesso la figura del "parasitus" (parassita) e del servo astuto, che offrivano ampie possibilità comiche
Pur seguendo uno schema consueto, le commedie plautine sono arricchite da variazioni che aumentano la comicità e l'originalità delle trame