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Leonardo Sciascia, scrittore siciliano, si distingue per la sua narrativa che intreccia impegno civile e analisi critica del potere e della mafia. Attraverso opere come 'Il giorno della civetta' e 'Todo modo', Sciascia esplora la corruzione e la sconfitta della ragione, mantenendo un dialogo costante con i principi dell'Illuminismo e la tradizione letteraria siciliana.
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Sciascia inizia la sua carriera letteraria come maestro elementare a Caltanissetta
Il giorno della civetta
Il romanzo "Il giorno della civetta" (1961) consolida il successo letterario di Sciascia e affronta il tema della mafia
Il contesto" e "Todo modo
I romanzi "Il contesto" (1971) e "Todo modo" (1974) esprimono il pessimismo di Sciascia sulla situazione politica italiana
L'opera di Sciascia si articola in due fasi, entrambe caratterizzate dalla denuncia della sconfitta della ragione e dei principi dell'Illuminismo
La narrativa di Sciascia è influenzata dall'Illuminismo e dalla cultura francese, ma si distingue per un approccio morale e pessimista
Nei suoi primi romanzi, Sciascia presenta personaggi problematici ma portatori di valori di razionalità e integrità
Le opere di Sciascia sono strutturate come indagini, sia poliziesche che personali, volte alla ricerca della verità
Il capitano Bellodi, protagonista del romanzo, incarna i valori democratici e si scontra con la realtà della mafia siciliana
Il romanzo esplora il fenomeno della mafia e la connessione tra potere e corruzione
Nonostante le difficoltà, il romanzo si conclude con l'arresto degli imputati e la determinazione di Bellodi a continuare la sua lotta
Sciascia si distingue come un intellettuale indipendente e critico nei confronti dei partiti politici
La sua attualità si manifesta nella chiarezza del suo pessimismo e nella critica della corruzione e dei complotti del potere
La sua ultima opera, "Una storia semplice" (1989), riflette la coerenza del suo impegno civile e la sua inesauribile capacità di denuncia