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La Rivoluzione Americana segna una svolta storica con l'insediamento dei coloni europei e la lotta per l'indipendenza dalle politiche britanniche. Il conflitto culmina con la Dichiarazione d'Indipendenza del 1776 e la vittoria nel 1783. La Costituzione degli Stati Uniti del 1787 e la formazione del governo federale rappresentano i fondamenti della nuova nazione, nonostante le tensioni sociali ed economiche tra Nord e Sud.
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I Padri Pellegrini, puritani inglesi, fondarono la colonia del Massachusetts nel 1620 alla ricerca di libertà religiosa
I coloni europei si stabilirono lungo la costa atlantica e svilupparono un'economia basata su agricoltura, commercio e artigianato
La spinta verso l'espansione verso l'ovest portò a conflitti con le popolazioni indigene e altre potenze coloniali
Nonostante la subordinazione politica alla Gran Bretagna, le Tredici Colonie svilupparono una società con una notevole mobilità sociale
La società coloniale offriva una relativa libertà religiosa, nonostante le restrizioni imposte dal sistema mercantilistico britannico
Le restrizioni commerciali imposte dalla Gran Bretagna limitavano lo sviluppo economico coloniale, causando malcontento tra i coloni
Le politiche fiscali e restrittive imposte dalla Gran Bretagna dopo la guerra dei Sette anni alimentarono il desiderio di autonomia tra i coloni
Nel 1775, il conflitto tra lealisti, che sostenevano la corona britannica, e patrioti, che lottavano per l'indipendenza, portò alla formazione di un esercito continentale guidato da George Washington
Nel 1776, il Secondo Congresso Continentale adottò la Dichiarazione d'Indipendenza e, con l'assistenza militare di Francia, Olanda e Spagna, gli Stati Uniti d'America ottennero la vittoria e l'indipendenza con il Trattato di Parigi del 1783
Dopo l'indipendenza, le divergenze tra gli Stati portarono a tensioni tra anti-federalisti, che sostenevano i diritti degli Stati, e federalisti, che propugnavano un governo centrale forte
Nel 1787, la Convenzione di Filadelfia portò alla redazione della Costituzione degli Stati Uniti, che stabiliva un sistema di governo federale con la separazione dei poteri e la Carta dei Diritti per proteggere le libertà civili
Nel 1789, George Washington fu eletto primo presidente e la sua amministrazione pose le basi per il nuovo governo federale, con l'apporto di figure come Thomas Jefferson e Alexander Hamilton