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Francesco Petrarca, poeta e umanista del XIV secolo, ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana con il suo Canzoniere e le opere in latino. La sua vita, segnata dall'amore per Laura e dall'incoronazione poetica a Roma, è un pilastro del Rinascimento e dell'umanesimo. La sua biblioteca bilingue ha contribuito alla valorizzazione della lingua italiana.
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Francesco Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 da una famiglia esiliata da Firenze
Guida di Convenevole da Prato
Petrarca iniziò la sua educazione sotto la guida di Convenevole da Prato
Studi di diritto
Dopo aver studiato con Convenevole da Prato, Petrarca proseguì i suoi studi di diritto all'Università di Montpellier e poi a Bologna
Nel 1327, Petrarca incontrò Laura, la donna che divenne la musa ispiratrice della sua poesia amorosa
Ordini minori e cappellano
Nel 1330, Petrarca intraprese la carriera ecclesiastica, ricevendo gli Ordini minori e diventando cappellano nella famiglia del cardinale Giovanni Colonna
Viaggi e ritiro a Valchiusa
Durante la sua carriera ecclesiastica, Petrarca fece numerosi viaggi in Europa e si ritirò nella solitaria Valchiusa per dedicarsi agli studi e alla scrittura
Nel 1341, Petrarca fu incoronato "poeta laureato" a Roma, segnando l'apice della sua carriera letteraria
Morte di amici e protettori
Dopo l'incoronazione, Petrarca affrontò un periodo di crisi segnato dalla morte di amici e protettori
Influenza del fratello Gherardo
In questo periodo, Petrarca scrisse il "Secretum", un dialogo interiore sulla sua lotta morale e spirituale, influenzato anche dall'influenza del fratello Gherardo che aveva abbracciato la vita monastica
Dopo la morte dei suoi protettori, Petrarca continuò a viaggiare tra Avignone, Firenze e Valchiusa
Nel 1348, la peste nera causò la morte di Laura, la musa ispiratrice di Petrarca, e di molti suoi amici
Dal 1353 al 1361, Petrarca visse a Milano, ospite dell'arcivescovo Giovanni Visconti, dedicandosi agli studi e alle missioni diplomatiche
Nel 1362, Petrarca si trasferì a Venezia, dove continuò i suoi studi e ospitò l'amico Giovanni Boccaccio
Nel 1368, Petrarca si trasferì ad Arquà, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita circondato dall'affetto della figlia e della sua famiglia
Petrarca morì il 19 luglio 1374, lasciando un'eredità culturale che ha influenzato profondamente la letteratura e il pensiero umanistico
La biblioteca di Petrarca conteneva oltre duecento volumi di autori classici latini, scritti dei Padri della Chiesa e traduzioni di opere greche
Petrarca era bilingue, scrivendo in latino per le opere destinate a un pubblico colto e in volgare per quelle di carattere più personale, contribuendo alla valorizzazione della lingua italiana