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La liberazione di Lucia Mondella da don Rodrigo porta a conseguenze sociali e morali a Lecco. Il coinvolgimento del cardinale Borromeo e dell'Innominato evidenzia il coraggio e la virtù contro l'oppressione, mentre don Abbondio affronta rimproveri per il suo mancato dovere sacerdotale.
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La liberazione di Lucia Mondella suscita grande interesse e discussione tra gli abitanti di Lecco e dei paesi vicini
La partecipazione del cardinale Borromeo e dell'Innominato alla liberazione di Lucia mette in cattiva luce don Rodrigo, il quale viene apertamente criticato per il suo comportamento disonorevole
Nonostante l'intimidazione dei bravi al servizio di don Rodrigo, la popolazione non esita a criticare il tentativo di rapimento di Lucia e la complicità del podestà
L'arrivo del cardinale Borromeo per la sua visita pastorale è accolto con grande fervore dalla popolazione, che si prepara ad accoglierlo con archi trionfali e decorazioni
Il parroco del paese, don Abbondio, è preoccupato per le possibili conseguenze della rivelazione delle sue omissioni, in particolare per non aver celebrato il matrimonio tra Lucia e Renzo a causa delle minacce di don Rodrigo
Nonostante i tentativi di don Abbondio di mantenere l'ordine, l'arrivo del cardinale è accolto con grande entusiasmo dalla folla
Lucia e Agnese ricevono l'invito di donna Prassede a visitare la sua villa, dopo essere state ospitate dal sarto del villaggio vicino al castello dell'Innominato
Animata dal desiderio di compiere un'opera di bene, donna Prassede offre ospitalità a Lucia nella sua abitazione di Milano
La proposta di ospitalità per Lucia viene comunicata al cardinale Borromeo attraverso una lettera scritta da don Ferrante, il marito di donna Prassede, che descrive la situazione di Lucia e Agnese