Leopardi e il suo viaggio attraverso le fasi del pessimismo: dall'individuale, legato alla sofferenza personale, al cosmico, che vede la natura come matrigna, fino all'eroico, dove la ragione diventa strumento di dignità e unione contro il dolore. Un'analisi che tocca i concetti di natura, ragione e sofferenza umana.
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INDIVIDUALE
LA VITA È STATA SPIETATA CON LUI
CHE ALTRI POSSONO ESSERE FELICI
DOLORE = STRUMENTO DI CONOSCENZA
OPERE
"ULTIMO CANTO DI SAFFO"
"PICCOLI IDILLI"
"LA SERA DEL DÌ DI FESTA"
STORICO
DOLORE È IL FRUTTO DELL'EVOLUZIONE STORICA
FELICITÀ SOLO NELL'ETÀ PRIMITIVA
STATO DI NATURA NON CONDIZIONATI DALL'INCIVILIMENTO
LA NATURA È CONSIDERATA BENIGNA E MADRE BENEFICA
L'UOMO VOLLE USCIRE DA QUESTO STATO DI IGNORANZA
LA RAGIONE RIVELÒ LA VANITÀ DELLE PIE ILLUSIONI
OPERE
"TEORIA DEL PIACERE"
"PICCOLI IDILLI"
"L'INFINITO"
COSMICO
L'INFELICITÀ È LEGATA ALLA STESSA VITA DELL'UOMO
DEVE SOFFRIRE PER TUTTA LA DURATA DELLA SUA ESISTENZA
LA NATURA VIENE CONSIDERATA MATRIGNA CRUDELE
TENDE A ELIMINARLO UN UOMO PER DAR LUOGO AD ALTRI INDIVIDUI
OPERE
"GRANDI IDILLI"
"CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA"
OPERETTE MORALI
"DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE"
EROICO
RAGIONE = L'UNICO BENE RIMASTO AGLI UOMINI
CONSENTE DI CONSERVARE NELLE SVENTURE LA PROPRIA DIGNITÀ
L'UOMO AFFERMA ORGOGLIOSAMENTE ED EROICAMENTE LA PROPRIA DIGNITÀ
OPERE
LA GINESTRA
DIARIO PERSONALE
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