Le generalità di Cavalleria Rusticana
La novella "Cavalleria Rusticana" viene pubblicata per la prima volta nel 1880, dalla casa editrice Treves di Milano. Contenente le incisioni del celebre pittore verista Ferraguti, viene inserita nella prima raccolta di Verga, intitolata “Vita dei Campi”. Storicamente, si ambienta e ispira alle vicende successive alle imprese garibaldine in Sicilia, narrando di scorcio le prime battute dell’Italia unita.
La trama
La novella ha come protagonista il giovane Turiddu Macca: di famiglia povera, egli guadagna fama e ammirazione all’interno del suo paesino siciliano dopo essere tornato dal servizio militare. Il continuo vantarsi dell’esperienza e della divisa gli renderebbe possibile avere qualsiasi ragazza, ma lui continua a essere innamorato di Lola, figlia di un massaio di cui si era infatuato ancora prima di partire.
Nonostante alcuni incontri tra i due, Turiddu stesso decide di troncare il rapporto ormai privo d’amore. Nel momento in cui Lola però si sposa con il carrettiere Alfio, il giovane protagonista diventa molto geloso e si decide a riconquistarla – più per motivi d’onore e ripicca che per amore vero e proprio. Giocando d’astuzia, Turiddu inizia a corteggiare Santa, dirimpettaia dei novelli sposi Alfio e Lola. Il piano di Turiddu funziona e, con successo, egli riesce a frequentare e poi appartarsi con Lola, che gli si concede proprio perché spinta dalla gelosia.
Santa, venuta a sapere del tradimento, si arrabbia con Turiddu. Per questo decide di vendicarsi raccontando tutto ad Alfio, che era tornato dalle ferie pasquali con molti soldi e un regalo per la moglie Lola. Da questa scoperta nasce una sfida di Alfio nei confronti di Turiddu, che accetta: dal duello a pugnali ne uscirà vincitore il primo grazie ad un accecamento a tradimento del protagonista.
Il simbolismo siciliano
In più parti della novella Verga si dimostra un grande conoscitore delle tradizioni siciliane, radicate non solo nei costumi ma anche nella vera e propria vita di paese soprattutto delle piccole cittadine. Ci sono in “Cavalleria rusticana” soprattutto due parti in cui le sfumature folkloristiche si fanno più vivide.Innanzitutto, Lola decide durante il periodo prepasquale di confessarsi. Il fatto, di per sé non così eccezionale, assume un carattere però quasi scaramantico: la giovane aveva infatti sognato poco prima dell’uva nera, presagio secondo la tradizione siciliana di una brutta sorte per il proprio consorte. La decisione è particolarmente sofferta dalla protagonista perché arriva dopo il tradimento con Turiddu, ma è necessaria per preservare l’amato da eventuali sventure.In secondo luogo, anche la ritualità dello scontro tra Alfio e Turiddu è fortemente segnata dal simbolismo siciliano. La proposta di scontro viene fatta infatti dal primo attraverso il cosiddetto “bacio della sfida” e successivamente accettata stringendo “fra i denti l’orecchio del carrettiere”. D’altronde, le tradizioni dell’isola trinacria traspaiono anche dal fatto stesso di lottare per un tradimento, seguendo il pensiero per cui gli uomini siano tenuti tramite il duello a tenere alto sia il proprio amore che i propri sentimenti.
Cavalleria Rusticana oltre l’opera
Cavalleria rusticana riscosse un grandissimo successo, che portò allo sviluppo per verga di due binari paralleli:
- Da un lato, essa venne sceneggiata dallo stesso Verga per il teatro;
- Dall’altro lato, l’opera venne usata come libretto per un’opera del compositore e direttore d’orchestra livornese Mascagni. Verga decise però di denunciare il fatto per plagio, riuscendo a vincere la battaglia in tribunale e dunque beneficiando finanziariamente per diverso tempo dell’alterco.