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La consolidazione del principato di Augusto segnò l'inizio di un'era di pace e stabilità a Roma. Con abili riforme del Senato e controlli sull'esercito, Augusto pose fine alle guerre civili, garantendo ordine e sicurezza. La sua gestione dell'amministrazione imperiale e la politica di 'panem et circenses' consolidarono ulteriormente il suo potere, mentre il favore del popolo e del Senato assicurava la lealtà necessaria per un governo duraturo.
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Augusto sconfisse Marco Antonio e si assicurò il controllo di Roma
La conquista dell'Egitto permise ad Augusto di governare senza oppositori fino alla sua morte
Augusto restituì i poteri straordinari al Senato, proclamando la restaurazione della Repubblica, ma mantenne il controllo dello Stato
Augusto si pose come garante dell'ordine a Roma, simboleggiato dalla chiusura del tempio di Giano
Augustus e imperator
Augusto ricevette i titoli di Augustus e imperator, che indicavano il suo prestigio e il suo ruolo di comandante vittorioso
Princeps senatus
Augusto preferì il titolo di princeps senatus, che rifletteva la sua posizione di "primo tra pari" nel Senato
Augusto ridusse il numero dei senatori e assicurò la lealtà dei membri più importanti, influenzando le decisioni dell'assemblea
Augusto conquistò il favore della plebe con la politica del panem et circenses, garantendo distribuzioni gratuite di grano e organizzando giochi e spettacoli pubblici
Paga e opportunità di carriera
Augusto assicurò il sostegno dell'esercito con una paga regolare, l'assegnazione di terre ai veterani e opportunità di carriera militare
Controllo diretto sulle legioni
Augusto ridusse il numero delle legioni e le affidò a comandanti di fiducia, mantenendo un controllo diretto sull'esercito
Prefetti di Roma
Augusto delegò la gestione della città a prefetti di sua nomina, tra cui il prefetto dell'urbe, delle acque, dei vigili e dell'annona
Centralizzazione del potere
Le riforme di Augusto concentrarono il potere decisionale nelle sue mani, trasformando Roma in un sistema istituzionale centralizzato