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L'Impressionismo, nato in Francia nel XIX secolo, si distingue per la rappresentazione di luce e colore. Artisti come Monet e Renoir sperimentarono nuove tecniche pittoriche, influenzati dalla modernità e dalla tecnologia, come la fotografia e l'arte giapponese, per catturare momenti transitori della realtà.
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Gli impressionisti utilizzavano pennellate rapide e visibili per catturare l'essenza di un momento e rappresentare le variazioni di luce e colore
Gli impressionisti si allontanarono dalle rigide regole accademiche per esplorare nuove tecniche pittoriche e una visione più soggettiva della realtà
Gli impressionisti dipingevano spesso all'aperto per catturare le mutevoli condizioni atmosferiche e la vita quotidiana
Il termine fu coniato dal critico Louis Leroy in seguito alla sua recensione del dipinto "Impressione, levar del sole" di Monet
Il movimento fu influenzato dalle trasformazioni sociali e tecnologiche della Rivoluzione Industriale, come l'urbanizzazione e l'espansione della rete ferroviaria
Gli impressionisti furono influenzati dalle innovazioni tecnologiche come la fotografia e l'arte giapponese, in particolare le stampe ukiyo-e
Gli impressionisti utilizzavano pennellate separate e brevi per catturare gli effetti della luce naturale e l'intensità dei colori
Gli impressionisti preferivano colori puri e complementari invece di nero e grigio per le ombre, e spesso dipingevano con strati di vernice non mescolati per ottenere una maggiore vivacità cromatica
L'introduzione di pigmenti sintetici permise agli impressionisti di ampliare la loro tavolozza e rappresentare in modo più accurato la luce e il colore