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La Divina Commedia di Dante Alighieri, con le sue cantiche Inferno, Purgatorio e Paradiso, rappresenta un viaggio allegorico dell'anima. Attraverso simboli come la selva oscura e le tre fiere, e con l'ausilio di guide come Virgilio e Beatrice, l'opera esplora temi di redenzione e salvezza eterna, impreziosita da una ricca tessitura linguistica e stilistica.
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La Divina Commedia è un poema epico scritto da Dante Alighieri in lingua volgare fiorentina
Inferno
L'Inferno è la prima cantica della Divina Commedia, composta da 34 canti e introdotta da un canto introduttivo
Purgatorio
Il Purgatorio è la seconda cantica della Divina Commedia, composta da 33 canti
Paradiso
Il Paradiso è la terza cantica della Divina Commedia, composta da 33 canti
La Divina Commedia è un viaggio allegorico che simboleggia il percorso dell'anima verso Dio, attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso
Il titolo "Divina Commedia" indica un genere letterario che si conclude con un esito positivo, rappresentato dall'ascesa all'empireo e l'unione con il divino
La Divina Commedia ha uno scopo educativo, mirando a insegnare i principi etici e la giusta via per raggiungere la salvezza eterna
La Divina Commedia è ricca di simbolismo e allegorie che veicolano insegnamenti morali e teologici, come la selva oscura che rappresenta lo smarrimento spirituale e le tre fiere che simboleggiano i peccati capitali
Dante è il protagonista della Divina Commedia, che rappresenta l'umanità in cammino verso la redenzione
Virgilio
Virgilio, simbolo della ragione e della sapienza classica, guida Dante attraverso Inferno e Purgatorio
Beatrice
Beatrice, incarnazione dell'amore divino, guida Dante nel Paradiso terrestre e lo conduce fino al cielo delle stelle fisse
San Bernardo di Chiaravalle
San Bernardo di Chiaravalle assume il ruolo di mediatore nella visione beatifica, pregando la Vergine Maria per concedere a Dante la grazia di contemplare Dio
La Divina Commedia è scritta in un volgare fiorentino di elevata qualità letteraria, arricchito da elementi linguistici provenienti da vari dialetti italiani, dal latino e da altre lingue romanze
Dante mostra una straordinaria abilità nel manipolare la lingua, adattandola ai diversi contesti e personaggi dell'opera, e creando un testo di grande varietà stilistica e registrale
Dante fa uso di numerose figure retoriche, come anafore, similitudini, metafore, perifrasi, metonimie e iperboli, per arricchire il tessuto poetico della Commedia