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Filippo II di Spagna, figlio di Carlo V, centralizzò il potere nel XVI secolo, estendendo l'influenza spagnola in Europa e oltre. La sua politica interna ed estera, la difesa dell'ortodossia cattolica e la gestione degli affari di stato segnarono un'epoca di potenza globale per la Spagna, nonostante le sfide economiche e i conflitti.
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Filippo II governò un vasto impero che comprendeva la penisola iberica, le Americhe, i Paesi Bassi, l'Italia e le colonie portoghesi
Filippo II governò come un monarca assoluto, centralizzando il potere e prendendo decisioni cruciali in prima persona
La politica interna di Filippo II era incentrata sul controllo dell'economia, sulla difesa dell'ortodossia cattolica e sulla gestione centralizzata degli affari di stato
Per amministrare il suo vasto impero, Filippo II si affidò a una burocrazia efficiente e leale
Filippo II creò diversi Consigli per gestire specifiche aree di governo, come il Consiglio di Guerra, il Consiglio di Stato e i Consigli di Castiglia, delle Indie e d'Italia
Le Cortes, assemblee rappresentative, venivano convocate per discutere di fiscalità e politiche militari, ma il loro ruolo era limitato dalla preminenza del potere regio
Il regno di Filippo II coincise con il Siglo de Oro, un'epoca di eccezionale fioritura culturale in Spagna
Nonostante lo splendore culturale, l'economia spagnola era afflitta da problemi strutturali, come la mancanza di imprenditorialità, l'agricoltura sottosviluppata e le manifatture poco competitive
L'ingente afflusso di metalli preziosi dalle colonie americane non veniva investito in sviluppo economico, ma piuttosto in spese militari e burocratiche, portando a ripetuti default sui debiti contratti con banchieri europei
Filippo II perseguì con zelo la difesa dell'ortodossia cattolica, considerata il collante dei suoi domini e un mezzo per rafforzare la coesione interna
L'Inquisizione spagnola fu uno strumento chiave nella politica di Filippo II, utilizzata per perseguire minoranze e dissidenti
Filippo II combatté contro le minoranze protestanti nei suoi territori, ordinando la repressione dei conversos e dei moriscos
Filippo II dovette affrontare numerose sfide esterne, tra cui gli attacchi dei pirati saraceni e la crescente minaccia dell'Impero ottomano
La vittoria della Lega Santa, guidata dalle forze spagnole, nella battaglia di Lepanto nel 1571 segnò un punto di svolta, indebolendo il potere navale ottomano
Le politiche centralizzatrici e l'introduzione dell'Inquisizione provocarono una ribellione nei Paesi Bassi, che coinvolse sia protestanti sia cattolici contrari all'autoritarismo del re