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L'ascesa di Giuliano l'Apostata segna un periodo cruciale nell'Impero Romano, con tentativi di restaurare il paganesimo dopo la morte di Costanzo II. La sua politica di libertà di culto e le riforme pagane, benché di breve durata, rappresentano l'ultima resistenza significativa al cristianesimo come religione dominante. La sua morte in battaglia e la fine della dinastia costantiniana aprono una nuova era per l'impero.
Dopo la morte di Costantino il Grande, i suoi tre figli divisero l'Impero Romano tra loro secondo il volere del padre
Morte di Costantino II in battaglia contro Costante
Le tensioni tra i fratelli portarono alla morte di Costantino II in battaglia contro Costante nel 340
Uccisione di Costante da parte di Magnenzio
Nel 350, Magnenzio, un usurpatore, uccise Costante, uno dei figli di Costantino il Grande
Dopo la sconfitta di Magnenzio nel 353, Costanzo II divenne l'unico imperatore e sostenitore dell'arianesimo
Nel 355, Costanzo II nominò suo cugino Giuliano come cesare delle Gallie per rafforzare le frontiere dell'impero
Riforme amministrative e vittorie contro i Germani
Giuliano si dimostrò un comandante capace, riformando l'amministrazione e ottenendo importanti vittorie contro i Germani
Acclamazione ad imperatore dalle truppe
Grazie alla sua popolarità e al sostegno militare, Giuliano fu acclamato imperatore dalle sue truppe nel 360
Dopo la sua ascesa al potere, Giuliano intraprese una politica di restaurazione del paganesimo, cercando di invertire la cristianizzazione dell'impero avviata da Costantino il Grande
Giuliano promosse la libertà di culto e tentò di riformare le pratiche pagane, rendendole più organizzate e simili alla struttura ecclesiastica cristiana
Nonostante i suoi sforzi, la politica religiosa di Giuliano incontrò resistenza e non riuscì a radicarsi profondamente nell'impero
Durante la sua campagna contro i Persiani nel 363, Giuliano morì prematuramente, ponendo fine ai suoi progetti di restaurazione del paganesimo
Con la morte di Giuliano, si concluse anche l'ultima significativa resistenza al cristianesimo come religione dominante nell'Impero Romano
Con la scomparsa di Giuliano, si concluse anche la dinastia costantiniana, poiché gli imperatori successivi non appartenevano alla stessa linea di sangue