Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'ascesa dei Pipinidi e l'affermazione del potere Carolingio segnano un'epoca di transizione politica con la morte di Dagoberto I. Pipino di Héristal unifica i regni franchi, mentre suo figlio Carlo Martello ferma gli Arabi a Poitiers. Pipino il Breve, con l'appoggio papale, depone Childerico III, dando inizio al potere temporale dei papi e alla nascita dello Stato della Chiesa.
Show More
Grimoaldo tentò di consolidare il proprio potere, ma si scontrò con la resistenza di Ebroino
Battaglia di Tertry
Pipino ottenne una vittoria decisiva nella battaglia di Tertry, unificando sotto il suo controllo Austrasia, Neustria e Burgundia
Carlo Martello
Carlo Martello esercitò il vero potere come maggiordomo di palazzo e si distinse per aver fermato l'avanzata degli Arabi e per aver governato i regni franchi senza riconoscere l'autorità del re merovingio
I figli di Carlo Martello proseguirono la politica di rafforzamento del potere maggiordomale
Nel 750, Pipino pose una questione di legittimità al papa, chiedendo se fosse giusto che regnasse chi aveva il titolo ma non il potere effettivo
Con il sostegno del papato, Pipino depose Childerico III nel 751 e fu eletto re dai nobili franchi, confermando il suo ruolo di re per volontà divina e con l'approvazione della Chiesa
Pipino si impegnò a sostenere il papato contro le mire espansionistiche dei Longobardi, promettendo di restituire le terre sottratte alla Chiesa romana
Nel 754, papa Stefano II si recò in Francia, dove Pipino fu proclamato patrizio dei Romani e si impegnò a proteggere il papato
Pipino condusse due campagne militari in Italia, costringendo il re longobardo Astolfo a cedere i territori occupati al papato e a pagare un tributo ai Franchi
Carlo Magno e i suoi successori riconobbero e confermarono le donazioni fatte al papato, estendendo l'influenza politica della Chiesa in Italia
Nel 876, Carlo il Calvo riconobbe formalmente la sovranità politica della Chiesa su alcuni territori, consolidando la base per le future rivendicazioni territoriali papali nel Mezzogiorno italiano
Nel corso del XIII secolo, il Patrimonio di San Pietro si espanse per includere il ducato di Spoleto, la marca di Ancona e la Romagna, delineando i confini di quello che sarebbe diventato lo Stato della Chiesa o Stato Pontificio