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Gli Hittiti, popolo indoeuropeo, si insediarono in Anatolia nel II millennio a.C., sviluppando una società avanzata con capitale Hattusa. Noti per l'uso del ferro e carri da guerra, fondarono un impero che influenzò il Vicino Oriente antico. La loro cultura, leggi e struttura politica riflettevano un'organizzazione complessa e una tendenza all'assimilazione di elementi esterni.
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Gli Hittiti si stabilirono in Anatolia a causa dei cambiamenti climatici che resero le loro terre d'origine meno ospitali
In Anatolia, gli Hittiti assimilarono le culture locali e svilupparono una società complessa
Hattusa divenne la capitale degli Hittiti e la loro società si basava sull'agricoltura, la pastorizia, l'estrazione mineraria e l'attività artigianale e commerciale
Gli Hittiti avevano una superiorità militare grazie all'adozione del carro da guerra leggero e manovrabile e all'uso del ferro
Le innovazioni militari e le tattiche avanzate degli Hittiti li aiutarono a espandersi e a diventare una delle principali potenze del Vicino Oriente antico
La società hittita era stratificata e dominata dalla classe guerriera aristocratica
L'economia degli Hittiti si basava sull'agricoltura, la pastorizia e l'estrazione mineraria, con un'importante attività artigianale e commerciale
La struttura politica degli Hittiti era meno centralizzata rispetto ad altri regni antichi e il re aveva un ruolo predominante, ma il suo potere era controbilanciato dall'assemblea dei nobili e dei guerrieri
L'Impero Hittita raggiunse il suo apice sotto i regni di Suppiluliuma I e Mursili II, estendendo il suo dominio in Anatolia e in parti della Siria e Mesopotamia
La famosa battaglia di Qadesh contro l'Egitto di Ramses II si concluse con un trattato di pace, il primo della storia a essere documentato
Il declino dell'Impero Hittita fu causato da lotte dinastiche, ribellioni, incursioni dei Popoli del Mare e l'ascesa di nuove potenze come gli Assiri