La crisi del 69 d.C., conosciuta come l'Anno dei Quattro Imperatori, vide l'ascesa dei Flavi dopo la caduta della dinastia giulio-claudia. Vespasiano, fondatore della nuova dinastia, implementò riforme cruciali e consolidò l'Impero, seguito dai suoi figli Tito e Domiziano.
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Dopo la morte di Nerone, il potere imperiale fu conteso tra i generali più influenti, portando a una successione tumultuosa
Galba, proclamato imperatore dal Senato, governò per meno di un anno con decisioni impopolari e l'incapacità di assicurarsi il sostegno dell'esercito
Dopo la morte di Galba, Otone e Vitellio si scontrarono per il trono, culminando nella battaglia di Bedriaco e la vittoria di Vitellio
Le legioni orientali proclamarono Vespasiano imperatore, che riuscì a sconfiggere Vitellio e stabilire la dinastia dei Flavi
Vespasiano implementò misure di austerità e nuove tasse, ma anche importanti opere pubbliche come la ricostruzione del Tempio di Giove Capitolino e la costruzione del Colosseo
Vespasiano ristabilì l'ordine e consolidò i confini imperiali, mentre suo figlio Tito represse la rivolta giudaica e distrusse Gerusalemme
Alla morte di Vespasiano, il figlio Tito gli successe pacificamente, grazie alla sua popolarità per il ruolo nella guerra giudaica e l'inaugurazione del Colosseo
Nonostante la generosità e le opere pubbliche, il regno di Tito durò solo due anni prima di essere succeduto dal fratello Domiziano