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L'architettura dei templi greci rivela una combinazione di estetica e ingegneria, con elementi come frontoni, fregi e metope che narrano storie mitologiche. La struttura dorica, in particolare, mostra soluzioni innovative per il conflitto angolare e l'uso di materiali come il marmo e il calcare, testimoniando l'evoluzione delle tecniche costruttive nell'antichità.
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I templi greci erano decorati con frontoni, fregi e metope riccamente scolpiti con scene mitologiche e figure stilizzate
Oltre ad essere decorativi, i frontoni, i fregi e le metope avevano anche una funzione strutturale importante per la stabilità del tempio
Gli acroteri e le antefisse erano ornamenti posti rispettivamente ai vertici e alle estremità delle tegole di copertura dei templi greci, arricchendo ulteriormente la loro estetica
Inizialmente, i templi greci erano costruiti con basamenti in pietra o marmo, muri in mattoni crudi e colonne in legno, ma successivamente si passò all'uso di materiali più durevoli come il marmo e il calcare
I blocchi di pietra venivano assemblati senza malta, sfruttando la forza di gravità o con l'uso di chiodi e grappe metallici per la connessione, e le superfici in marmo venivano accuratamente levigate per una maggiore precisione
I templi greci si evolvettero nel tempo, adattandosi all'uso di materiali locali e presentando soluzioni architettoniche innovative come il tempio di Era a Paestum, con un numero dispari di colonne in facciata e una cella con tre colonne in antis
Il Tempio di Era a Olimpia, uno dei templi dorici meglio conservati, si distingue per la sua antichità e la sua struttura periptera, con un colonnato esterno che circonda la cella
Il Tempio di Apollo a Corinto, risalente al 540 a.C. circa, è un esempio del dorico maturo con un stilobate elevato e colonne monolitiche
Alcuni templi greci, come il Tempio di Artemide a Efeso e il Tempio di Era a Samo, si caratterizzavano per la loro grandezza e imponenza, riflettendo l'importanza delle divinità a cui erano dedicati e la ricchezza delle città-stato