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L'affermazione dei Comuni e il rinnovamento religioso nel XII e XIII secolo

L'autonomia dei Comuni italiani nel Medioevo e le lotte per l'indipendenza contro l'autorità imperiale sono eventi chiave della storia italiana. La Lega Lombarda, la battaglia di Legnano, e la pace di Costanza segnano momenti decisivi. Le divisioni interne tra guelfi e ghibellini, così come tra guelfi bianchi e neri, influenzarono profondamente la politica comunale, culminando nell'esilio di Dante. Il rinnovamento religioso guidato dagli ordini mendicanti e il cambiamento dei valori sociali con l'emergere di nuove virtù riflettono l'evoluzione culturale del periodo.

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1

Federico I Barbarossa

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Imperatore del Sacro Romano Impero, cercò di riaffermare il controllo sull'Italia settentrionale nel XII secolo.

2

Lega Lombarda

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Alleanza di città lombarde che si opposero a Barbarossa e lo sconfissero a Legnano nel 1176.

3

Pace di Costanza

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Accordo del 1183 che riconobbe autonomia ai Comuni italiani pur sotto sovranità imperiale.

4

Federico II di Svevia

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Imperatore che tentò senza successo di ristabilire il controllo imperiale sul centro-nord Italia nel XIII secolo.

5

La rivalità in ______ tra i sostenitori del ______ e quelli dell'______ ha raggiunto il suo apice nella battaglia di ______ nel ______, vinta da ______.

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Toscana Papato Impero Montaperti 1260 Siena

6

Divisione guelfi: bianchi vs neri

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I guelfi si divisero in bianchi, favorevoli all'autonomia, e neri, alleati col Papato.

7

Caduta ghibellinismo a Firenze

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Non terminò le lotte interne, ma portò alla divisione interna dei guelfi.

8

Controllo di Firenze nel 1300

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I guelfi neri presero il potere con l'aiuto di Carlo di Valois e Papa Bonifacio VIII.

9

I francescani, seguaci di ______ d'Assisi, si suddivisero in frati ______ e ______, con differenti approcci alla povertà e al ministero.

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San Francesco spirituali conventuali

10

Rivalutazione del denaro nel Medioevo

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Il denaro viene visto positivamente come strumento di miglioramento individuale e benessere collettivo.

11

Cambiamento di status delle professioni manuali

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Artigianato e lavoro manuale acquistano prestigio, simbolo di diligenza e prudenza.

12

Influenza culturale sull'autonomia individuale

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Nuovo ethos sociale che valorizza l'individuo, evidente in opere come 'Libro di buoni costumi' e le novelle di Boccaccio.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La lotta per l'autonomia dei Comuni italiani nel Medioevo

Nel corso del XII e XIII secolo, i Comuni italiani si scontrarono ripetutamente con l'autorità imperiale per affermare la propria autonomia. Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, cercò di riaffermare il controllo imperiale sull'Italia settentrionale, ma incontrò la resistenza delle città lombarde. Queste ultime, dopo aver subito alcune sconfitte, si unirono nella Lega Lombarda e riuscirono a sconfiggere Barbarossa nella decisiva battaglia di Legnano nel 1176. La pace di Costanza, siglata nel 1183, riconobbe una limitata autonomia comunale, consentendo alle città di autogovernarsi pur rimanendo formalmente soggette all'Impero. Le tensioni tra potere imperiale e autonomia comunale continuarono sotto Federico II di Svevia, che tentò di ristabilire il controllo imperiale, specialmente nel Mezzogiorno. Tuttavia, i Comuni del centro-nord Italia mantennero e consolidarono la loro indipendenza, come dimostrato dalle vittorie comunali nelle battaglie di Parma e Fossalta negli anni 1248 e 1249.
Piazza medievale con municipio, torre, cittadini in assemblea e artigiani al lavoro, sotto un cielo sereno.

Guelfi e Ghibellini: la divisione politica nelle città italiane

Il conflitto tra guelfi e ghibellini, rispettivamente sostenitori del Papato e dell'Impero, fu un elemento centrale nella politica comunale italiana. Questa dicotomia non era tanto un riflesso di divergenze ideologiche quanto di interessi locali e alleanze variabili. In Toscana, ad esempio, la rivalità tra Firenze guelfa e Siena ghibellina culminò nella battaglia di Montaperti nel 1260, con la vittoria di Siena. La sconfitta di Manfredi di Svevia a Benevento nel 1266 segnò un punto di svolta, indebolendo il partito ghibellino e favorendo l'ascesa dei guelfi nelle città italiane.

La trasformazione politica a Firenze e l'esilio di Dante

A Firenze, la caduta del ghibellinismo non pose fine alle discordie interne. Si sviluppò una nuova fazione tra i guelfi, divisi in bianchi e neri. I guelfi bianchi, rappresentati dalla famiglia dei Cerchi, erano favorevoli a una politica di maggiore autonomia e indipendenza, mentre i guelfi neri, legati ai Donati, cercavano il sostegno popolare e non esitavano a stringere alleanze con il Papato. Questa divisione raggiunse il suo apice nel 1300, quando i guelfi neri, con l'appoggio di Carlo di Valois e l'intercessione di Papa Bonifacio VIII, presero il controllo di Firenze. Dante Alighieri, schierato con i guelfi bianchi, fu esiliato in questo contesto di lotta politica.

L'ascesa degli Ordini mendicanti e il rinnovamento religioso

Il Medioevo fu testimone di un profondo rinnovamento religioso con la diffusione degli Ordini mendicanti, in particolare i francescani e i domenicani. Questi nuovi movimenti, inizialmente visti con sospetto dalla Chiesa, furono poi accolti e promossi per il loro impegno nel servizio attivo e nella povertà evangelica. I francescani, ispirati da San Francesco d'Assisi, si divisero in due correnti: i frati spirituali, che cercavano una stretta aderenza alla povertà assoluta, e i conventuali, che si dedicavano all'assistenza pastorale e alla cura delle anime. I domenicani, fondati da San Domenico di Guzmán, si focalizzarono sulla predicazione e l'istruzione teologica come strumenti per contrastare l'eresia.

Il cambiamento dei valori sociali e l'emergere di nuove virtù

L'affermazione dei Comuni e l'ascesa di nuove classi sociali, come mercanti e banchieri, portarono a un cambiamento nei valori sociali e nell'etica del lavoro. Il denaro e il lavoro iniziarono ad essere percepiti in maniera positiva, come mezzi per il miglioramento individuale e il benessere collettivo. Le professioni manuali e l'artigianato guadagnarono prestigio, e virtù come la diligenza e la prudenza divennero centrali nel nuovo ethos sociale. Questo cambiamento culturale, che enfatizzava l'autonomia e il valore dell'individuo, si riflette nelle opere letterarie del tempo, come il "Libro di buoni costumi" di Paolo da Certaldo e le novelle di Giovanni Boccaccio.