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L'Editto di Rotari del 643 d.C. segna un punto di svolta nella storia del diritto medievale, introducendo multe fisse per reati e il principio di responsabilità personale. Questo codice legale, che rifletteva la stratificazione sociale dei Longobardi, ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del diritto comune europeo, proteggendo la proprietà privata e formalizzando il diritto di successione.
Nel 568 d.C., i Longobardi, guidati dal loro re Alboino, invasero la penisola italiana
Classe dominante dei guerrieri longobardi
La classe dominante della società longobarda era costituita dai guerrieri longobardi
Popolazione autoctona romana e romanizzata in condizione di subordinazione
La popolazione autoctona romana e romanizzata si trovava in una condizione di subordinazione rispetto ai Longobardi
Con il passare del tempo, i Longobardi iniziarono a integrarsi con le comunità locali, adottando pratiche agricole e artigianali
I Longobardi stabilirono scambi commerciali con le comunità locali
Nel 643 d.C. fu promulgato l'Editto di Rotari come codice legale
L'Editto di Rotari stabiliva norme giuridiche specifiche per i Longobardi, lasciando i Romani a seguire il diritto romano, riflettendo così la stratificazione sociale ed etnica dell'epoca
L'Editto di Rotari introdusse un sistema di composizioni pecuniarie per sostituire la vendetta privata con una sanzione pubblica, contribuendo a ridurre la violenza e a stabilizzare la società
L'Editto di Rotari sanciva il principio di responsabilità personale, secondo cui ogni individuo doveva rispondere delle proprie azioni, anziché il suo gruppo familiare o etnico
L'Editto di Rotari influenzò la successiva legislazione dei regni romano-germanici e contribuì a gettare le basi per il diritto comune europeo
L'Editto di Rotari formalizzò il diritto di successione e protesse la proprietà privata, riflettendo l'evoluzione della società longobarda verso strutture feudali e l'importanza crescente dell'agricoltura e della terra come base economica