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La Critica della ragion pura di Immanuel Kant

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1

Influenza di Hume su Kant

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Kant è stimolato dallo scetticismo di Hume sulla causalità a rifondare la metafisica, pur rifiutando il suo scetticismo sulla scienza.

2

Progressi della scienza vs stagnazione della metafisica

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Kant confronta i progressi della scienza, grazie a Galileo e Newton, con la stagnazione della metafisica, ancora immersa in dispute.

3

Metafisica come tendenza innata

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Secondo Kant, la metafisica è una tendenza naturale dell'uomo a esplorare ciò che è oltre l'esperienza sensibile.

4

Legittimità di matematica pura, fisica pura e metafisica

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La 'Critica' indaga se queste discipline possono essere considerate conoscenze legittime, sia come inclinazioni naturali sia come scienze.

5

Kant esamina le fondamenta delle ______ e delle scienze ______ per comprendere la metafisica.

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scienze matematiche fisiche

6

Riconoscendo il contributo di ______, Kant cerca di stabilire i principi per una conoscenza umana ______ e ______.

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Hume universale necessaria

7

Razionalismo: limiti secondo Kant

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Genera sapere astratto e privo di contenuto empirico.

8

Empirismo: limiti secondo Kant

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Non assicura necessità e universalità del sapere.

9

Principi sintetici a priori

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Fondamentali per conoscenza scientifica, danno stabilità e universalità.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Problema del Sapere nella "Critica della Ragion Pura" di Kant

Nella sua opera fondamentale, la "Critica della ragion pura", Immanuel Kant esplora i limiti e le condizioni del sapere umano, ponendo particolare attenzione alle discipline scientifiche come la matematica e la fisica, e interrogandosi sulla legittimità della metafisica. Kant osserva che, a differenza della scienza, che ha fatto progressi significativi grazie a figure come Galileo Galilei e Isaac Newton, la metafisica rimane stagnante e soggetta a dispute. Il filosofo scozzese David Hume aveva precedentemente messo in dubbio i principi fondamentali della metafisica e della scienza, in particolare attaccando il concetto di causalità. Kant, pur condividendo il dubbio di Hume sulla metafisica, rifiuta il suo scetticismo riguardo alla scienza e cerca di stabilire un nuovo fondamento per la metafisica, considerandola una tendenza innata dell'essere umano a indagare realtà che trascendono l'esperienza sensibile. La "Critica" si propone di chiarire se la matematica pura, la fisica pura e la metafisica possano essere considerate conoscenze legittime, sia come inclinazioni naturali sia come discipline scientifiche.
Biblioteca antica con scaffali in legno scuro pieni di libri rilegati, tavolo ovale al centro, sfera armillare in ottone e tappeto persiano.

I Giudizi Sintetici a Priori e la Fondazione della Metafisica

Kant affronta la questione della possibilità della metafisica analizzando le basi delle scienze matematiche e fisiche, che sono generalmente accettate come valide. Egli intende scoprire i principi che rendono queste discipline scientificamente solide per poi estenderli alla metafisica. Riconoscendo a Hume il merito di averlo stimolato a superare il dogmatismo, Kant mira a dimostrare che la conoscenza umana può essere sia universale e necessaria, sia capace di generare nuove informazioni. Introduce il concetto di "giudizi sintetici a priori", che sono universali e necessari, ma non derivano dall'esperienza. Questi giudizi sono distinti dai giudizi analitici a priori, che sono universali ma tautologici, e dai giudizi sintetici a posteriori, che sono empirici e non universali. Secondo Kant, la scienza è un connubio di esperienza e principi sintetici a priori, e questi ultimi costituiscono i quadri concettuali che permettono alla scienza di operare.

La Sintesi Kantiana nella Struttura della Conoscenza Scientifica

Kant critica le posizioni estreme del razionalismo e dell'empirismo, che hanno caratterizzato il dibattito filosofico precedente. Il razionalismo, con la sua enfasi sui principi dedotti dalla ragione pura, tende a generare un sapere astratto e privo di contenuto empirico, mentre l'empirismo, che si fonda sull'esperienza, non può garantire la necessità e l'universalità del sapere. Kant propone una sintesi tra questi due approcci, sostenendo che la scienza si basa sull'esperienza ma è anche guidata da principi a priori che non sono deducibili dall'esperienza. In questo modo, la scienza è ricca di contenuti empirici e, al contempo, strutturata da principi sintetici a priori che le conferiscono stabilità e universalità. Questi principi non empirici sono indispensabili per la costruzione di una conoscenza scientifica che sia al tempo stesso concreta e normativa, permettendo agli scienziati di operare con certezza e non in balia di incertezze e relativismi.