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La Repubblica di Venezia nel Basso Medioevo emerge come potenza dominante nel Mediterraneo. Con una flotta potente e il monopolio del sale, estende il suo dominio marittimo e consolida la sua economia. La complessa relazione con l'Impero Bizantino, tra privilegi e conflitti, segna la storia veneziana e il commercio internazionale dell'epoca.
La flotta veneziana era composta da galee mercantili e militari
La flotta veneziana fu il motore dell'espansione territoriale della Repubblica di Venezia
La flotta veneziana contribuì alla prosperità economica di Venezia grazie al controllo di importanti rotte commerciali
Il cosiddetto Stato da Mar si estendeva lungo le coste dell'Adriatico, del Mar Egeo e fino a Creta
Venezia garantì il controllo di importanti rotte commerciali grazie al suo vasto dominio marittimo
L'economia veneziana era fortemente basata sul commercio del sale, di cui deteneva il monopolio, garantendosi una fonte di ricchezza e potere
Il potere politico a Venezia era nelle mani di una oligarchia mercantile, piuttosto che di una nobiltà ereditaria
Il doge, eletto a vita, era il capo dello stato, ma il suo potere era limitato da vari organi di governo
Il Maggior Consiglio, responsabile dell'elezione dei magistrati e dell'approvazione delle leggi, assicurava un controllo collettivo sulle decisioni politiche a Venezia
Grazie alla sua posizione strategica, Venezia divenne un intermediario essenziale nel commercio tra Oriente e Occidente
L'Impero Bizantino concesse a Venezia privilegi commerciali, come l'esenzione dai dazi, che le permisero di accedere alle ricche merci orientali
Nonostante i conflitti, i legami commerciali tra Venezia e l'Impero Bizantino continuarono, evidenziando la dipendenza reciproca tra le due potenze
Venezia partecipò alla Quarta Crociata e al saccheggio di Costantinopoli nel 1204, segnando un punto di svolta nelle relazioni tra le due potenze
Dopo il saccheggio, Venezia si appropriò di numerosi territori bizantini, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel Mediterraneo
Nonostante i conflitti politici, i legami commerciali tra Venezia e l'Impero Bizantino dimostrarono l'importanza del pragmatismo economico nelle relazioni internazionali del Basso Medioevo