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La Costituzione Italiana, nata dal contributo della Resistenza e dall'Assemblea Costituente, rappresenta i valori di democrazia e diritti fondamentali. Questo documento storico, che regola l'equilibrio dei poteri, è frutto di un percorso che va dal Risorgimento, attraverso il fascismo, fino alla nascita della Repubblica nel 1946.
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Il Risorgimento fu un movimento di emancipazione nazionale che si sviluppò nel XIX secolo
Il Risorgimento culminò con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861
I moti rivoluzionari del 1848 furono un momento cruciale per il Risorgimento, poiché molti Stati della penisola concessero Costituzioni liberali
Lo Statuto Albertino, promulgato da Carlo Alberto nel 1848, si distinse per la sua longevità come carta costituzionale
Lo Statuto Albertino instaurava una monarchia costituzionale con un parlamento bicamerale
Nonostante le pressioni per una maggiore partecipazione democratica, lo Statuto Albertino manteneva ampi poteri nelle mani del sovrano
Il ventennio fascista rappresentò un periodo di profonda trasformazione autoritaria per l'Italia
Attraverso leggi e modifiche costituzionali, il regime fascista erose progressivamente le libertà civili e politiche
Il regime di Mussolini centralizzò il potere e sopprime l'opposizione attraverso leggi come la Carta del Lavoro del 1927 e le leggi fascistissime del 1925-26
La Costituzione della Repubblica Italiana fu approvata il 22 dicembre 1947 dall'Assemblea Costituente
La Costituzione della Repubblica Italiana fu promulgata il 27 dicembre 1947
La Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il 1º gennaio 1948, segnando una svolta storica per il paese