La visione cosmologica di Dante nella Divina Commedia presenta un universo geocentrico, con la Terra al centro e circondata da nove cieli. L'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso riflettono la struttura morale e spirituale dell'aldilà, dove ogni peccato o virtù trova la sua giusta collocazione nell'ordine divino. Il viaggio di Dante, guidato da Virgilio e Beatrice, è un percorso di redenzione che incarna i principi della giustizia ultraterrena e del contrappasso.
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Dante adotta il modello geocentrico, in cui la Terra è posta al centro dell'universo, riflettendo il pensiero cosmologico medievale
Il modello geocentrico è derivato dalle teorie di Tolomeo e integrate dalla filosofia cristiana
La Terra al centro dell'universo simboleggia la posizione dell'uomo nell'ordine creato da Dio
La Terra è descritta come una sfera divisa in due emisferi: l'emisfero settentrionale, abitato e delimitato da confini noti all'epoca, e l'emisfero meridionale, in gran parte inesplorato e sede del Purgatorio
Dante inizia il suo viaggio nella selva oscura nell'emisfero settentrionale e attraversa i regni dell'oltretomba che rispecchiano la struttura cosmologica della Terra
L'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso rappresentano i regni dell'oltretomba che riflettono la struttura cosmologica della Terra
L'Inferno è concepito come una vasta conca a forma di imbuto sotto la superficie terrestre, con nove cerchi che puniscono i peccati di crescente gravità
Il Purgatorio è rappresentato come una montagna isolata nell'emisfero opposto, dove le anime pentite si purificano attraverso sette livelli, ognuno corrispondente a un peccato capitale
Il Paradiso è costituito da nove cieli concentrici che circondano la Terra, ognuno associato a un pianeta e a una virtù celeste, dove le anime beate risiedono in base alle loro virtù e azioni terrene
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