La metafisica dell'essere di Tommaso d'Aquino si basa sulla distinzione tra essenza ed esistenza, riservando l'identità di queste solo a Dio. Le creature ricevono l'esistenza da Dio, mentre l'essere umano può conoscere il divino tramite la teologia naturale e rivelata.
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Tommaso d'Aquino distingue tra l'ente reale, che esiste nel mondo esterno, e l'ente come concetto mentale nella mente umana
L'essenza rappresenta l'identità specifica di un ente e comprende sia la forma che la materia
L'essenza si distingue dall'esistenza, che è l'atto di essere attraverso il quale le essenze si concretizzano nel mondo
Dio è l'unico Essere la cui essenza include l'esistenza, mentre le creature ricevono l'esistenza da Dio come causa prima
Dio è l'unico Essere che può trasformare l'essenza in esistenza attraverso la sua azione creatrice
Tommaso d'Aquino respinge le interpretazioni panteistiche e sostiene che Dio è l'Essere necessario e infinito, mentre le creature sono esseri finiti e contingenti
Secondo Tommaso d'Aquino, le creature partecipano all'essere in virtù della loro creazione da parte di Dio
L'essere è detto in modo diverso di Dio e delle creature, ma non in modo completamente estraneo, secondo il concetto di analogia dell'essere di Tommaso
Tommaso d'Aquino afferma che l'essere, o l'esistenza, è la perfezione massima, sostenendo così il primato dell'esistenza sull'essenza
Tommaso d'Aquino presenta cinque argomenti, noti come le "cinque vie", per dimostrare l'esistenza di Dio, basandosi su osservazioni empiriche e ragionamenti a posteriori
Gli argomenti di Tommaso riflettono l'influenza di pensatori precedenti, come Aristotele e Avicenna, e mirano a stabilire una base razionale per la fede in Dio
Tommaso d'Aquino distingue tra la conoscenza di Dio ottenibile attraverso la ragione e quella derivante dalla fede e dalla rivelazione divina