Eugenio Montale, poeta genovese e Nobel per la Letteratura, ha segnato la poesia del XX secolo con opere come 'Ossi di seppia', 'Le Occasioni' e 'Satura'. La sua scrittura, che esplora la condizione umana e la crisi dei valori moderni, è un pilastro della letteratura italiana.
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Eugenio Montale è nato a Genova il 12 ottobre 1896 e ha ricevuto una formazione in ambito commerciale
Nonostante la sua formazione, Montale ha esordito nel panorama poetico con la raccolta "Ossi di seppia" nel 1925
La vita di Montale è stata segnata dalla partecipazione alla Prima Guerra Mondiale e dall'opposizione al regime fascista
A Firenze, Montale è stato direttore del Gabinetto Viesseux e ha intrecciato dialoghi con personalità di spicco del tempo
Dopo un periodo di attività politica, Montale si è dedicato al giornalismo, diventando editorialista per il "Corriere della Sera"
Montale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Nobel per la Letteratura nel 1975, e morì a Milano il 12 settembre 1981
La raccolta "Ossi di seppia" si distingue per il suo linguaggio che mescola registri colti e popolari e per l'esplorazione della condizione umana
Il mare e la terra diventano simboli potenti di un'esistenza che oscilla tra aspirazione e limitazione, tra desiderio di infinito e consapevolezza della finitezza
"Ossi di seppia" riflette l'influenza di correnti letterarie diverse, come il crepuscolarismo e l'espressionismo, e si inserisce in un contesto di rinnovamento culturale
La raccolta cerca di conciliare la tradizione classica con le innovazioni del modernismo
"Le Occasioni" rappresenta un'evoluzione nella poetica di Montale, mostrando una maggiore astrazione e un linguaggio più raffinato rispetto a "Ossi di seppia"
La raccolta è caratterizzata da una ricerca di equilibrio tra la tradizione classica e le innovazioni del modernismo, in un periodo di grande tensione storica
La figura di Clizia, ispirata alla musa del poeta, diventa simbolo di una bellezza inafferrabile e redentrice in un mondo segnato dalla crisi e dal conflitto
Con la pubblicazione di "Satura" nel 1971, Montale introduce una fase nuova e sperimentale nella sua produzione poetica
"Satura" si caratterizza per l'uso di un linguaggio quotidiano, ironico e talvolta satirico, che si contrappone alla solennità delle opere precedenti
Montale si confronta con la realtà contemporanea, esprimendo una critica pungente verso la società del consumo e la perdita di valori
"Satura" segna un'apertura verso nuove forme espressive, includendo anche testi in prosa e diari, che testimoniano la continua evoluzione creativa del poeta