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La Rivoluzione Americana iniziò con le tasse imposte dalle leggi inglesi e le proteste coloniali, culminando nel Boston Tea Party e nelle Leggi Intollerabili. La tensione tra le colonie e la Gran Bretagna portò al Primo Congresso Continentale e alla Guerra di Indipendenza, che si concluse con la vittoria americana e il Trattato di Parigi. Infine, la Costituzione degli Stati Uniti fondò una repubblica federale basata su principi illuministi.
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Il governo britannico introdusse il Sugar Act per combattere il contrabbando e raccogliere entrate dalle colonie americane
Lo Stamp Act richiedeva l'uso di timbri fiscali su documenti e giornali, provocando le prime proteste dei coloni
I coloni si opposero alle tasse inglesi senza avere rappresentanti nel Parlamento britannico, considerandole una violazione dei loro diritti
Il Tea Act concesse alla Compagnia delle Indie Orientali il monopolio sulla vendita del tè, provocando il Boston Tea Party come atto di protesta dei coloni
Le Leggi Intollerabili includevano misure punitive contro i coloni, come la chiusura del porto di Boston e l'alloggio dei soldati britannici nelle loro case
Le Leggi Intollerabili alimentarono il desiderio di indipendenza tra i coloni e portarono alla formazione del Primo Congresso Continentale
La Dichiarazione di Indipendenza, redatta principalmente da Thomas Jefferson, rifletteva gli ideali dell'Illuminismo e i principi di sovranità popolare e diritti naturali
Dopo la vittoria nella battaglia di Yorktown, gli Stati Uniti ottennero l'indipendenza e firmarono il Trattato di Parigi nel 1783
Dopo l'indipendenza, le ex colonie dovettero costruire un nuovo governo, che si basò sulla separazione dei poteri e sulle idee dei pensatori illuministi come Montesquieu