La cavalleria normanna: il "fattore C" decisivo
I Normanni, al contrario, avevano perfezionato l'arte della guerra a cavallo, con innovazioni come la sella rinforzata e le staffe, che permettevano ai cavalieri di mantenere una posizione stabile e di impiegare efficacemente la lancia. La cavalleria normanna, che includeva anche mercenari provenienti da altre regioni dell'Europa, era ben equipaggiata e addestrata, e rappresentava una componente chiave dell'esercito di Guglielmo, che contava su una forza complessiva paragonabile a quella anglosassone.La prima fase della battaglia e la tattica di Guglielmo
Guglielmo il Conquistatore dispiegò le sue truppe con efficienza, posizionando arcieri e balestrieri in prima linea, seguiti dalla fanteria pesante e dalla cavalleria. Inizialmente, gli attacchi degli arcieri normanni non riuscirono a penetrare il muro di scudi anglosassone. Tuttavia, Guglielmo dimostrò grande abilità tattica, adattando le sue strategie al corso della battaglia. Un momento cruciale si verificò quando un gruppo di soldati bretoni, parte dell'esercito normanno, si ritirò in preda al panico a seguito di una falsa notizia della morte di Guglielmo. Il duca normanno sfruttò l'occasione per rafforzare il morale delle sue truppe e orchestrare una controffensiva.La svolta strategica e la fine della resistenza anglosassone
Con la battaglia in stallo intorno a mezzogiorno, Guglielmo decise di adottare uno stratagemma: ordinò una finta ritirata della cavalleria per indurre gli anglosassoni a rompere la loro formazione difensiva. La manovra ebbe successo, e i normanni, approfittando della disorganizzazione nemica, inflissero gravi perdite agli anglosassoni. Nel frattempo, gli arcieri normanni, cambiando la traiettoria delle loro frecce, iniziarono a colpire efficacemente le truppe anglosassoni rimaste sulla collina, indebolendo ulteriormente la loro posizione.La morte di Aroldo e l'ascesa di Guglielmo a re d'Inghilterra
Durante l'assalto finale, Aroldo fu colpito mortalmente, probabilmente da una freccia che lo raggiunse all'occhio, come raffigurato nell'arazzo di Bayeux. La sua morte segnò il crollo della resistenza anglosassone. Secondo alcune fonti, il corpo di Aroldo fu brutalmente mutilato, rendendolo irriconoscibile. Fu identificato solo grazie all'intervento della sua amante, Edith Swan-neck. Aroldo fu sepolto in un luogo non precisato, forse presso l'abbazia di Waltham. Con la vittoria a Hastings, Guglielmo fu incoronato re d'Inghilterra il giorno di Natale del 1066, dando inizio a un nuovo capitolo nella storia inglese.