LA COLLABORAZIONE CON PIERRE CURIE E LA SCOPERTA DELLA RADIOATTIVITÀ
Marie e Pierre Curie condivisero un'intensa collaborazione scientifica, che li portò a scoperte fondamentali nel campo della radioattività. Marie decise di dedicare la sua tesi di dottorato allo studio dei raggi emessi dai composti dell'uranio, scoperti da Henri Becquerel. La sua ricerca, che culminò con la presentazione della tesi nel 1903, le permise di ottenere il dottorato in scienze fisiche con lode. I Curie condussero i loro esperimenti in condizioni di laboratorio estremamente precarie, spesso ignorando i pericoli per la salute associati all'esposizione alle radiazioni.IDENTIFICAZIONE DEL POLONIO E DEL RADIO
Attraverso un meticoloso lavoro di separazione chimica e analisi spettroscopica, i Curie identificarono due nuovi elementi radioattivi: il polonio, chiamato così in onore della patria di Marie, e il radio, dal latino "radius", che significa raggio. Queste scoperte furono cruciali per la comprensione del fenomeno della radioattività e per lo sviluppo di nuove teorie atomiche e nucleari.RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE E IL PRIMO PREMIO NOBEL
Il riconoscimento internazionale per i Curie arrivò nel 1903, quando Marie Curie fu premiata con il Nobel per la Fisica, insieme a Pierre Curie e Henri Becquerel, per i loro studi sulla radioattività. Marie fu la prima donna a ricevere un Premio Nobel. Nonostante le crescenti difficoltà di salute dovute all'esposizione alle radiazioni, continuò a lavorare con dedizione, assumendo la cattedra di Pierre all'Università di Parigi dopo la sua morte nel 1906 e diventando la prima donna a insegnare in quella prestigiosa istituzione.IL SECONDO PREMIO NOBEL E L'IMPATTO SCIENTIFICO DI MARIE CURIE
Marie Curie fu insignita del Premio Nobel per la Chimica nel 1911 per la scoperta del radio e del polonio e per l'isolamento del radio in forma metallica pura. La sua decisione di non brevettare il processo di isolamento del radio dimostrò il suo impegno per il progresso della scienza. La sua esposizione prolungata alla radioattività causò gravi danni alla sua salute, tanto che i suoi oggetti personali, inclusi i suoi appunti di laboratorio, sono ancora oggi considerati radioattivi e richiedono precauzioni speciali per essere maneggiati.LA MORTE E L'EREDITÀ DI MARIE CURIE
Marie Curie morì il 4 luglio 1934 per complicazioni dovute ad anemia aplastica, una malattia probabilmente causata dalla lunga esposizione alle radiazioni. Fu sepolta in una bara rivestita di piombo per proteggere dall'emissione di radiazioni. Oggi, Marie e Pierre Curie riposano nel Pantheon di Parigi, un onore riservato ai cittadini francesi più illustri. L'eredità di Marie Curie continua a ispirare scienziati e ricercatori, sottolineando l'importanza della curiosità, della perseveranza e dell'integrità nella ricerca scientifica.