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La natura e la formazione degli aggettivi nella lingua italiana

Gli aggettivi italiani arricchiscono i sostantivi con qualità e caratteristiche. Si dividono in qualificativi e determinativi, variando in genere, numero e grado. Il loro uso è essenziale per la precisione espressiva e la ricchezza del linguaggio, con particolarità nelle forme comparative e superlative.

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1

Nella lingua italiana, le parole che conferiscono qualità ai ______ si chiamano ______.

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sostantivi aggettivi

2

I ______ qualificativi formano una classe ______ di parole, a differenza degli aggettivi determinativi che sono una classe chiusa.

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aggettivi aperta

3

Forme superlative irregolari

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Aggettivi come 'acre' e 'munifico' formano il superlativo in modo irregolare: 'acerrimo', 'munificentissimo'. Usati in contesti formali.

4

Doppia forma superlativa

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'Ampio' e 'aspro' hanno due superlativi: 'ampissimo'/'amplissimo', 'asprissimo'/'asperissimo'. Variano per sfumature di significato.

5

Comparativi e superlativi determinativi

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'Molto', 'poco', 'tanto' hanno forme comparative e superlative speciali: 'più', 'meno', 'molto', 'pochissimo', 'tantissimo'. Morfologia e uso specifici.

6

Le forme del comparativo degli aggettivi includono la ______, la ______ e la ______.

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maggioranza minoranza uguaglianza

7

Il superlativo assoluto può essere creato con il suffisso '' o attraverso avverbi come '', '', ''.

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-issimo assai decisamente estremamente

8

Aggettivi invariabili

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Non cambiano in genere e numero, esempi: pari, impari, arrosto.

9

Aggettivi composti al plurale

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Modificano solo la desinenza del secondo elemento.

10

Doppia forma degli aggettivi

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Alcuni aggettivi hanno due forme, con significati uguali o diversi.

11

Gli aggettivi qualificativi possono variare in tre gradi: ______, ______ e ______.

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positivo comparativo superlativo

12

Gli ______ di relazione si originano da un sostantivo e ne conservano il significato nella forma ______.

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aggettivi aggettivale

13

Questi aggettivi di relazione di solito si posizionano dopo il sostantivo e indicano qualità ______ come la nazionalità o l'appartenenza.

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non graduabili

14

Gli aggettivi di relazione generalmente possiedono solo il grado ______ e non hanno variazioni di grado ______ o ______.

Clicca per vedere la risposta

positivo comparativo superlativo

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La natura e la formazione degli aggettivi nella lingua italiana

Gli aggettivi nella lingua italiana sono parole che si accostano ai sostantivi per attribuire loro qualità, specificare caratteristiche o per determinare meglio vari aspetti del sostantivo stesso. Si classificano in aggettivi qualificativi, che descrivono attributi come nel caso di "piccolo giardino incolto" o "foglie gialle", e aggettivi determinativi, che precisano elementi come quantità, posizione spaziale o temporale, o possesso, come in "questo giardino" o "due alberi". Gli aggettivi qualificativi possono variare in grado (positivo, comparativo e superlativo) e formano una classe aperta, suscettibile di arricchirsi con nuovi termini. Gli aggettivi determinativi, invece, costituiscono una classe chiusa e possono trasformarsi in pronomi quando sostituiscono il sostantivo a cui si riferiscono.
Matite colorate in ordine cromatico su sfondo neutro con punte affilate verso destra e ombre leggere, mostrano la gamma di sfumature su striscia di carta.

Le forme sintetiche e particolari degli aggettivi

Alcuni aggettivi italiani presentano forme sintetiche, come "anteriore" o "posteriore", che, pur essendo prive del grado positivo, hanno acquisito significati specifici e non sono più percepiti come superlativi. Esistono inoltre forme irregolari di superlativo assoluto, come "acerrimo" da "acre" o "munificentissimo" da "munifico", che tendono ad essere utilizzate in contesti formali e sono meno comuni nel linguaggio colloquiale. Aggettivi come "ampio" e "aspro" possono avere due forme di superlativo, mentre aggettivi determinativi come "molto", "poco" e "tanto" presentano forme comparative e superlative con particolarità morfologiche e di uso.

La formazione del comparativo e del superlativo

Il grado comparativo degli aggettivi si articola in tre forme: di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza. Il comparativo di maggioranza e di minoranza si costruisce con "più" o "meno" seguiti dall'aggettivo e da "di" o "che", mentre il comparativo di uguaglianza si forma con "tanto" o "così" seguiti dall'aggettivo e da "come" o "quanto". Il superlativo relativo si ottiene anteponendo l'articolo determinativo seguito da "più" o "meno" all'aggettivo. Il superlativo assoluto può essere formato sia con il suffisso "-issimo" sia con l'uso di avverbi intensificatori come "assai", "decisamente", "estremamente", o con la ripetizione dell'aggettivo. In alternativa, si possono utilizzare prefissi come "arci-", "iper-", "stra-", "super-", "ultra-" per enfatizzare ulteriormente la qualità espressa dall'aggettivo.

Variabilità degli aggettivi e loro funzioni

Gli aggettivi in italiano concordano in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono e possono avere funzione attributiva, quando accompagnano un sostantivo, o predicativa, quando sono collegati a un verbo. Alcuni aggettivi, come "pari", "impari", "dispari", "arrosto", sono invariabili e non subiscono modifiche di genere o numero. Gli aggettivi composti al plurale modificano solamente la desinenza del secondo elemento. Esistono aggettivi con doppia forma, che possono avere significati identici o differenti. Gli aggettivi "bello" e "quello" presentano due forme per il maschile plurale, e il loro uso è regolato da norme specifiche.

Gli aggettivi qualificativi e di relazione

Gli aggettivi qualificativi esprimono una qualità o una particolarità del sostantivo a cui si riferiscono e possono assumere funzione di nome o di avverbio. Formano una classe aperta e possono presentare tre gradi: positivo, comparativo e superlativo. Gli aggettivi di relazione derivano da un sostantivo e mantengono il suo significato nella forma aggettivale, hanno funzione distintiva e di solito seguono il sostantivo, esprimendo qualità non graduabili come la nazionalità, l'appartenenza a una categoria, la forma o il materiale, o una caratteristica distintiva. Generalmente, hanno solo il grado positivo e non presentano gradazioni del comparativo e del superlativo.