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La prospettiva nell'arte rinascimentale e il contributo di figure chiave come Luca Pacioli, Leonardo da Vinci e Giorgio Vasari hanno definito nuovi canoni estetici e metodologici. Questi innovatori hanno introdotto concetti come la sezione aurea, la prospettiva lineare e atmosferica, e hanno gettato le basi per la storiografia artistica moderna attraverso opere come 'Le Vite'.
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Gli artisti del Rinascimento utilizzarono la prospettiva lineare per rappresentare lo spazio tridimensionale su superfici bidimensionali
Il punto di fuga e il piano orizzontale
Alberti propose un sistema basato su un punto di fuga e un piano orizzontale per organizzare lo spazio pittorico
La sezione aurea
Pacioli esplorò la sezione aurea, un rapporto matematico ampiamente utilizzato nell'arte rinascimentale per la sua armonia e bellezza
La collaborazione con Leonardo da Vinci
Pacioli collaborò con Leonardo da Vinci, che illustrò alcune delle figure geometriche presenti nel suo trattato sulla prospettiva
Leonardo integrò osservazione, scienza e arte per approfondire la prospettiva
Prospettiva lineare
Leonardo esaminò la prospettiva lineare come un problema geometrico
Prospettiva del colore
Leonardo descrisse come i colori degli oggetti cambiano tonalità a causa dell'atmosfera
Prospettiva dello sfumato
Leonardo esplorò la perdita di chiarezza dei contorni con l'aumentare della distanza
Manetti scrisse una biografia di Brunelleschi, enfatizzando l'importanza della vita e delle realizzazioni individuali, un tema caro all'umanesimo rinascimentale
Manetti fornì dettagli tecnici e aneddoti che rivelano la personalità e il genio dell'architetto, offrendo un modello per le future biografie di artisti
Le opere di Vasari segnarono l'inizio della storiografia artistica moderna, fornendo una narrazione dettagliata delle vite e delle opere degli artisti
Introduzione generale e narrazione dell'infanzia e della formazione dell'artista
La struttura delle "Vite" segue un modello che inizia con un'introduzione generale e prosegue con la narrazione dell'infanzia e della formazione dell'artista
Descrizione delle opere principali e uso di aneddoti
Vasari descrisse le opere principali degli artisti e utilizzò aneddoti per illustrare il loro carattere e talento
Morte e apprezzamento del contributo all'arte
Le "Vite" si concludevano con la morte dell'artista e un apprezzamento del suo contributo all'arte
Vasari si impegnò nella ricerca della veridicità e nella contestualizzazione storica delle vite degli artisti
Nonostante fosse un artista, Vasari cercò di mantenere un approccio oggettivo, documentando le vite e le opere degli artisti attraverso fonti scritte, testimonianze orali e osservazione diretta
Critici e artisti delle scuole veneto-lombarde offrirono prospettive diverse, valorizzando le tradizioni artistiche delle loro regioni
Nella seconda edizione delle "Vite", Vasari ampliò il suo orizzonte includendo artisti di varie regioni, mostrando una crescente apertura verso le diverse correnti artistiche e le loro tecniche