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La standardizzazione della lingua italiana ha radici nel Medioevo con il fiorentino del Trecento e si evolve nel neostandard odierno. Autori come Dante e Petrarca hanno contribuito a stabilire l'italiano standard, che oggi si adatta ai cambiamenti sociali e all'influenza dell'inglese.
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Nel Medioevo, la scelta del dialetto fiorentino del Trecento come modello di riferimento ha dato inizio al processo di standardizzazione della lingua italiana
Redazione di grammatiche e vocabolari
Nel Rinascimento, la codificazione della lingua si è consolidata attraverso la redazione di grammatiche e vocabolari
Imitazione degli autori canonici
Nel Rinascimento, la codificazione della lingua si è consolidata anche attraverso l'imitazione degli autori canonici come Dante, Petrarca e Boccaccio
L'italiano standard ha guadagnato prestigio e si è diffuso prima in ambito letterario e successivamente in quello amministrativo e educativo
La nozione di standard linguistico comprende una certa stabilità normativa
Lo standard linguistico ha la capacità di fungere da lingua franca
Lo standard linguistico ha un prestigio sociale e culturale
Lo standard linguistico ha un ruolo di modello per l'insegnamento
La grammaticalità è un criterio fondamentale per valutare l'uso linguistico
La correttezza è un criterio fondamentale per valutare l'uso linguistico
L'accettabilità si riferisce alla percezione di adeguatezza di un'espressione in un dato contesto
Deviazioni dalla norma grammaticale, come "buonale" o "carteferma", sono considerate errori
L'italiano contemporaneo è caratterizzato dalla convergenza delle varietà linguistiche
L'italiano contemporaneo è caratterizzato dall'emergere di nuovi fenomeni come l'italiano tecnico-scientifico e l'italiano digitato
L'italiano standard tende ad avvicinarsi all'italiano formale
Le varietà regionali e popolari mantengono caratteristiche distintive
L'e-italiano ha introdotto una nuova varietà scritta informale e ha contribuito a diffondere l'italiano scritto a un pubblico più vasto
La standardizzazione di una lingua avviene quando una varietà linguistica viene scelta come mezzo di comunicazione comune tra parlanti di diverse lingue o dialetti
L'italiano standard ha acquisito specifiche funzioni, come la codificazione e l'uso in contesti sovraregionali e specialistici
Lo standard linguistico ha guadagnato prestigio e riconoscimento
Il neostandard si configura come una varietà più vicina all'uso quotidiano e meno legata alla tradizione letteraria
Lo standard italiano è stato formato attraverso un processo di pianificazione culturale e dell'istruzione, mentre il neostandard emerge più spontaneamente
Il neostandard riflette l'uso parlato
Il neostandard si distingue per una maggiore flessibilità
Il neostandard si distingue per caratteristiche come l'uso di pronomi in posizioni specifiche, l'uso pleonastico di particelle pronominali, il partitivo preceduto da preposizione e l'uso polivalente della congiunzione "che"
L'italiano moderno è influenzato dall'inglese
L'italiano moderno è influenzato da cambiamenti sociali
L'adozione di prestiti linguistici dall'inglese è un fenomeno comune nell'italiano moderno
L'italiano moderno incorpora nuove espressioni per riflettere l'adattamento della lingua a influenze esterne e a nuovi modelli comunicativi