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Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

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Lotta tra l'Impero e i Comuni italiani durante l'XI e il XII secolo

L'ascesa della dinastia Sveva e l'affermazione dei Comuni nel centro-nord Italia segnano un'epoca di transizione dal potere feudale all'autogoverno cittadino. La resistenza dei Comuni contro Federico Barbarossa culmina nella battaglia di Legnano, che sancisce il declino del sogno imperiale e il riconoscimento dei diritti comunali con la pace di Costanza. Questi eventi storici aprono la strada al Comune del popolo, con un'ampliata partecipazione politica e amministrativa.

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1

I Comuni iniziarono a gestire la giustizia, creare leggi e riscuotere imposte, funzioni prima di competenza dell'______ imperiale.

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autorità

2

Federico I Hohenstaufen, detto il ______, cercò di ristabilire il controllo sulle città italiane, ma non riuscì a fermare l'autonomia comunale.

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Barbarossa

3

Ascesa al trono di Federico Barbarossa

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1152, mirava a ristabilire l'autorità imperiale seguendo Carlo Magno e Ottone I.

4

Dieta di Roncaglia

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1154, Federico impone restituzione regalie e sottomissione di Milano.

5

Resistenza dei Comuni

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Comuni resistono per mantenere autonomia, ma Federico instaura podestà imperiali e aumenta tasse.

6

La ______ del 29 maggio 1176 fu una vittoria decisiva per la Lega Lombarda contro ______ e influenzò la firma della ______ nel 1183.

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battaglia di Legnano Federico Barbarossa pace di Costanza

7

Transizione Comunale

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Passaggio da un governo aristocratico a uno più partecipativo nei Comuni italiani.

8

Ampliamento base sociale istituzioni comunali

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Maggior inclusione dei cittadini nelle decisioni politiche e amministrative.

9

Fondazione Comune del popolo

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Creazione di un nuovo modello di Comune con partecipazione attiva della popolazione.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'ascesa della dinastia sveva e l'affermazione dei Comuni in Italia

Durante l'XI secolo, l'indebolimento del potere centrale dell'Impero e l'assenza di un'autorità imperiale forte in Italia favorirono l'emancipazione delle città del centro-nord dalla struttura feudale e la nascita di istituzioni comunali autogestite. Questi Comuni iniziarono a esercitare funzioni sovrane come l'amministrazione della giustizia, la creazione di leggi, la riscossione delle imposte e il controllo delle vie di comunicazione, prerogative che tradizionalmente appartenevano all'autorità imperiale. La crescente autonomia comunale sfidò l'autorità imperiale, portando Federico I Hohenstaufen, noto come il Barbarossa, a tentare di ristabilire il controllo imperiale sulle città italiane attraverso campagne militari e politiche. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, non riuscì a domare completamente i Comuni né a invertire la tendenza verso l'autonomia comunale.
Scena medievale con città fortificata, cavalieri in armatura e contadini al lavoro sotto un cielo sereno.

La restaurazione imperiale di Federico Barbarossa e la resistenza dei Comuni

Federico Barbarossa, asceso al trono imperiale nel 1152, mirava a ristabilire l'autorità imperiale in Germania e in Italia, seguendo l'esempio di Carlo Magno e Ottone I. Dopo aver consolidato il suo potere in Germania, si concentrò sull'Italia con l'intento di riaffermare i diritti imperiali e recuperare le regalie che i Comuni si erano appropriati. Durante la dieta di Roncaglia nel 1154, Federico impose la restituzione delle regalie e la sottomissione di Milano, che aveva assunto un ruolo di preminenza nell'Italia settentrionale. Nonostante la resistenza di alcuni Comuni, che vedevano minacciata la loro autonomia, l'imperatore riuscì a instaurare podestà imperiali nelle città e ad aumentare le tasse per finanziare le sue campagne.

La Lega Lombarda e la battaglia di Legnano: il declino del sogno imperiale

L'opposizione dei Comuni lombardi e veneti all'espansionismo di Federico Barbarossa si concretizzò nella formazione della Lega di Verona e della Lega di Pontida, che successivamente si fusero nella Lega Lombarda. Con l'appoggio di papa Alessandro III, la Lega coordinò le forze militari comunali, culminando nella storica vittoria di Legnano il 29 maggio 1176. Questo evento segnò il fallimento delle ambizioni di restaurazione imperiale di Barbarossa. La pace di Costanza, stipulata nel 1183, consolidò il riconoscimento dei diritti comunali, inclusi i poteri e le regalie che le magistrature comunali avevano già iniziato a esercitare.

Conseguenze della lotta tra impero e Comuni: verso il Comune del popolo

La lotta tra l'Impero e i Comuni italiani ebbe ripercussioni significative sul piano economico e sociale. Le spese sostenute per la ricostruzione e il mantenimento delle forze armate, insieme al malcontento delle classi medie cittadine, escluse dai vantaggi della vittoria sui ghibellini, accelerarono la transizione da un Comune governato da un'aristocrazia a un Comune più partecipativo. Questo cambiamento si tradusse in un ampliamento della base sociale delle istituzioni comunali, permettendo a una porzione più vasta della cittadinanza di partecipare attivamente alle decisioni politiche e amministrative, gettando le basi per la futura struttura del Comune del popolo.