Giacomo Leopardi, poeta e pensatore dell'Ottocento, affrontò temi come l'infelicità umana e il piacere inarrivabile. Le sue opere, tra cui 'L'infinito' e 'La ginestra', esplorano il pessimismo cosmico e il valore dell'immaginazione.
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Giacomo Leopardi nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, in una famiglia nobile e colta
Lingue studiate
Leopardi dimostrò un talento straordinario per gli studi, approfondendo la conoscenza delle lingue classiche e moderne
Ambiente stimolante
La sua educazione avvenne principalmente nella biblioteca di famiglia, che contava oltre ventimila volumi
Problemi di salute
La vita reclusa e lo studio incessante ebbero conseguenze deleterie sulla salute di Leopardi
Nel 1816 Leopardi si allontanò dall'erudizione pura per dedicarsi alla poesia e alla filosofia
Iniziò la redazione dello Zibaldone, un vasto diario di pensieri e appunti che sarebbe diventato una fonte preziosa per comprendere il suo percorso intellettuale
Idilli
Tra il 1819 e il 1823, Leopardi scrisse alcune delle sue opere più celebri, come gli Idilli, che includono capolavori come "L'infinito" e "Alla luna"
Canzoni patriottiche
Tra il 1819 e il 1823, Leopardi scrisse anche alcune canzoni patriottiche, come "All'Italia" e "Sopra il monumento di Dante"
Deluso dal suo soggiorno a Roma, Leopardi ritornò a Recanati e compose le "Operette morali", raccolta di dialoghi e racconti in prosa che esprimono il suo pensiero filosofico
Durante il suo soggiorno a Pisa, Leopardi scrisse alcune delle sue opere più significative, come "Il Risorgimento" e "A Silvia", che inaugurano il ciclo dei Canti pisano-recanatesi
Negli ultimi anni della sua vita, Leopardi si interessò alle questioni sociali e politiche del suo tempo, come si evince dal "Ciclo di Aspasia" e da poesie di impegno civile come "La ginestra"
Leopardi articolò il suo "pessimismo cosmico", una visione della vita che identifica la natura come indifferente alle aspirazioni umane
Inizialmente, Leopardi vedeva la natura come una madre benigna, ma con l'evoluzione del suo pensiero, la percepì come una forza indifferente e talvolta ostile
Secondo Leopardi, sebbene il piacere assoluto sia irraggiungibile, l'uomo può avvicinarsi a esso attraverso l'immaginazione, che trova nutrimento nell'indeterminato e nel vago
La memoria e la rimembranza giocano un ruolo cruciale nella poetica di Leopardi, permettendo di rivivere momenti di felicità perduta
Negli ultimi anni della sua vita, Leopardi visse tra Firenze e Napoli, alla ricerca di un clima più favorevole alla sua salute
Durante questo periodo, l'amicizia con Antonio Ranieri e un amore non corrisposto, che ispirò il "Ciclo di Aspasia", segnarono la vita personale di Leopardi
Tra il 1836 e il 1837, Leopardi compose "La ginestra" e "Il tramonto della luna", opere che rappresentano il suo testamento poetico e spirituale
Giacomo Leopardi morì a Napoli il 14 giugno 1837, a soli 38 anni, lasciando un'eredità letteraria che continua a essere studiata e ammirata per la sua profonda riflessione sulla condizione umana
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