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La 'Gerusalemme Liberata' di Torquato Tasso è un'epopea che narra le vicende della Prima Crociata, esaltando l'eroismo e la fede cristiana. L'opera, influenzata dagli ideali della Controriforma e dai principi aristotelici, riflette le tensioni culturali e spirituali del Rinascimento, offrendo una narrazione ricca di ambivalenze tra amore, guerra e religiosità.
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Il giovane Tasso concepisce il progetto del poema intitolato "Gierusalemme" nel 1559 a Venezia
Dopo un periodo di abbandono, Tasso riprende a lavorare sul poema nel 1565, quando si trasferisce a Ferrara
Nel 1575, Tasso completa il poema con il titolo "Goffredo", dopo aver cercato di conformarlo ai principi aristotelici e ai dettami della Controriforma
Nonostante le difficoltà personali, il poema viene pubblicato nel 1581 senza il consenso di Tasso, con dedica al duca Alfonso II d'Este
Nel 1584, un'edizione curata dall'amico Scipione Gonzaga subisce modifiche censorie
Nonostante le modifiche censorie, il poema riscuote un grande successo, come dimostrano le numerose ristampe basate sull'edizione del 1584
Il poema narra le gesta eroiche della Prima Crociata, avvenuta nel 1099
La distanza temporale dagli eventi consente a Tasso di esercitare libertà creativa, pur mantenendo un legame con le preoccupazioni del suo tempo
Il poema riflette le preoccupazioni del tempo, come la minaccia ottomana e la necessità di una nuova crociata
Tasso si allontana dallo stile romanzesco e cavalleresco di Ariosto per rivolgersi a un pubblico che si confronta con questioni di rilevanza immediata
Il poema si ispira ai classici come l'Iliade e l'Eneide, aspirando al sublime e celebrando l'eroismo guerriero e le virtù religiose
La "Gerusalemme Liberata" si propone di edificare moralmente e spiritualmente il lettore, promuovendo un ideale di riscossa cristiana e rispettando i criteri aristotelici dell'epopea
Il poema intende esaltare la grandezza della fede cristiana attraverso una narrazione che riflette il gusto dell'epoca per la magnificenza e la teatralità
La "Gerusalemme Liberata" celebra anche le istituzioni ecclesiastiche, in linea con gli ideali della Controriforma
Il poema promuove anche un ideale di potere monarchico, in sintonia con la cultura cortigiana dell'epoca
La "Gerusalemme Liberata" si configura come il modello ideale di epopea cristiana, rispettando i valori religiosi e promuovendo un ideale di riscossa cristiana
Il poema si propone anche come esempio perfetto di poema epico secondo i criteri aristotelici, con un intento didascalico e pedagogico
La complessità strutturale della "Gerusalemme Liberata" riflette il dualismo culturale e spirituale di Tasso e del suo tempo, arricchendo il poema e conferendogli una maggiore profondità e capacità evocativa