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La civiltà egizia

La civiltà egizia, emersa nel 3000 a.C. e proseguita fino al 30 a.C., si distingue per le piramidi, l'arte religiosa e una società gerarchica. Il Nilo, fonte di vita e prosperità, ha plasmato l'agricoltura e le credenze egizie, mentre faraoni come Ramses II e Cleopatra VII hanno segnato la storia.

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1

La civiltà egizia si sviluppò dal ______ a.C. fino alla conquista ______ nel ______ a.C.

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3000 romana 30

2

L'arte egizia era intrinsecamente legata alla religione, con le ______ e le ______ realizzate per garantire la vita eterna.

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piramidi tombe

3

Inizio storia documentata dell'Egitto antico

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Circa 3000 a.C., con l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto.

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Struttura della società egizia

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Gerarchica: classe sacerdotale e nobiliare al vertice, seguita da artigiani, contadini e schiavi.

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Periodi storici dell'Egitto antico

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Antico Regno, Medio Regno, Nuovo Regno, e periodi intermedi di instabilità.

6

Nel periodo dell'______ Regno (2686-2181 a.C.), furono costruite le grandi piramidi di ______, destinate ai faraoni come ______, ______ e ______.

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Antico Giza Cheope Chefren Micerino

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Periodo del Nuovo Regno

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1550-1070 a.C., apice potenza/ricchezza egizia, templi e complessi funerari come Karnak e Luxor.

8

Sovrani significativi del Nuovo Regno

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Hatshepsut, Akhenaton, Tutankhamon, Ramses II, espansione confini, promozione arte/religione.

9

Anonimato degli artisti egizi

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Artisti senza nome, arte vista come opera collettiva per religione e stato, non individualità.

10

Dopo il ______ Regno, l'Egitto entrò in una fase di declino conosciuta come Terzo Periodo ______ e l'Età ______ (circa 1070-332 a.C.).

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Nuovo Intermedio Tarda

11

L'ultima sovrana dell'Età Tolemaica, ______ VII, cercò di rinnovare l'Egitto, ma la sua caduta causò l'inglobamento del paese nell'______ Romano nel 30 a.C.

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Cleopatra Impero

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Civiltà Egizia e il Dono del Nilo

La civiltà egizia, che fiorì dal 3000 a.C. fino alla conquista romana nel 30 a.C., è nota per la sua durata eccezionale e la coerenza dei suoi elementi culturali e artistici. Questa continuità fu resa possibile dall'isolamento geografico dell'Egitto, protetto da deserti e mare, che limitò gli scambi con altre culture. Il Nilo, con le sue inondazioni periodiche, era la linfa vitale dell'Egitto, depositando limo fertile sui campi e rendendo possibile l'agricoltura in un ambiente altrimenti inospitale. Questo ciclo naturale di rigenerazione influenzò la visione egizia del mondo e dell'aldilà, portando alla credenza in una vita dopo la morte. L'arte egizia, quindi, era profondamente religiosa, con le piramidi, le tombe e le pitture murali create per assicurare la continuità dell'esistenza nell'oltretomba e onorare gli dei.
Tramonto sul Nilo con statua di faraone, palme, piramidi in lontananza e felucca a vela, riflessi dorati sull'acqua.

Struttura Politica e Sociale dell'Antico Egitto

L'Egitto antico, con la sua storia documentata che inizia intorno al 3000 a.C., fu caratterizzato dall'unificazione dei regni dell'Alto e del Basso Egitto. Seguirono trentuno dinastie di faraoni, organizzate in periodi storici distinti, tra cui l'Antico Regno, il Medio Regno, il Nuovo Regno, e periodi intermedi di instabilità. I faraoni, considerati dei in terra, detenevano un potere assoluto, spesso esercitato anche da regine e sacerdoti influenti. La società egizia era gerarchica, con una classe sacerdotale e nobiliare che deteneva il controllo politico e religioso, e una vasta popolazione di artigiani, contadini e schiavi. Questa struttura sociale era riflessa nell'arte e nell'architettura, che celebravano la divinità del faraone e l'ordine cosmico.

L'Antico Regno e l'Arte delle Piramidi

Durante l'Antico Regno (circa 2686-2181 a.C.), l'Egitto vide la costruzione delle grandi piramidi di Giza, capolavori architettonici realizzati per i faraoni Cheope, Chefren e Micerino. Queste strutture, risultato di avanzate tecniche ingegneristiche e di un imponente sforzo collettivo, erano destinate a preservare e glorificare il sovrano nell'aldilà. L'arte dell'Antico Regno, che includeva anche sculture e bassorilievi, era caratterizzata da uno stile formale e canonico, con una rappresentazione idealizzata della figura umana, che rimase sostanzialmente invariato per tutta la durata della civiltà egizia.

Il Nuovo Regno e l'Era dei Templi

Il Nuovo Regno (circa 1550-1070 a.C.) rappresentò il culmine della potenza e della ricchezza egizia, con l'edificazione di imponenti templi e complessi funerari, come quelli di Karnak e Luxor. Sovrani come Hatshepsut, Akhenaton, Tutankhamon e Ramses II ampliarono i confini dell'Egitto e promossero un'arte che, pur mantenendo la tradizione, introdusse innovazioni stilistiche e religiose, come nel caso del breve periodo amarniano. Gli artisti, nonostante la loro maestria, rimanevano anonimi, poiché l'arte era considerata un'opera collettiva al servizio della religione e dello stato.

Decadenza e Influenza Ellenistica

Dopo il Nuovo Regno, l'Egitto attraversò un periodo di declino politico noto come Terzo Periodo Intermedio e l'Età Tarda (circa 1070-332 a.C.), durante il quale il paese fu soggetto a invasioni straniere e a dominazioni esterne, come quelle dei Nubiani e dei Persiani. Con la conquista di Alessandro Magno nel 332 a.C., iniziò l'Età Tolemaica, che vide la fusione della cultura egizia con quella greca. L'ultima regina tolemaica, Cleopatra VII, tentò di rivitalizzare l'Egitto, ma la sua sconfitta portò all'annessione dell'Egitto all'Impero Romano nel 30 a.C. Durante il periodo ellenistico e romano, la cultura egizia continuò a esercitare un'influenza significativa, con Alessandria che divenne un importante centro culturale e scientifico del mondo antico.