Il viaggio allegorico di Parmenide in 'Sulla Natura' simboleggia la ricerca della verità attraverso la ragione, distaccandosi dall'illusione dei sensi. L'essere, eterno e immutabile, è contrapposto ai fenomeni sensibili, effimeri e mutevoli. La conoscenza vera si fonda sul principio di non contraddizione.
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Parmenide inizia il suo viaggio allegorico dalle "case della notte", simbolo dell'ignoranza e del non essere
Simbolo della conoscenza e dell'ordine politico e sociale
L'Acropoli rappresenta la conoscenza e l'ordine politico e sociale, che Parmenide considera fondamentali per raggiungere la verità assoluta
Di fronte a Parmenide si presentano due sentieri: quello della notte, che porta all'errore e all'illusione dei sensi, e quello del giorno, che guida alla comprensione razionale dell'essere
Secondo Parmenide, la via della verità si basa sul logos, ovvero il pensiero razionale puro, e porta a una conoscenza necessaria e immutabile
La via dell'opinione è legata al non essere e al divenire, e conduce a una conoscenza illusoria basata sull'esperienza sensoriale
Parmenide introduce anche una terza via, quella delle opinioni dei mortali, che si riferisce al mondo fenomenico e ingannevole
Per Parmenide, l'essere rappresenta la realtà ultima e immutabile, in contrasto con i fenomeni sensibili che sono effimeri e mutevoli
Attraverso un processo di astrazione logica, Parmenide passa dalla molteplicità degli enti sensibili a un'entità unica e indivisibile: l'essere
Parmenide adotta il principio di non contraddizione come fondamento per un sapere vero e coerente, negando la possibilità di attribuire proprietà contraddittorie allo stesso soggetto