Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
La transizione politica post-resistenza in Italia vide l'emergere di Alcide De Gasperi e la nascita della Repubblica. Il referendum del 1946, la crisi dell'unità antifascista, la stesura della Costituzione, il trattato di pace, le elezioni del 1948, l'adesione alla NATO e le riforme sociali hanno segnato profondamente il paese, culminando nel 'miracolo economico' degli anni '50.
Show More
Ferruccio Parri, esponente del Partito d'Azione, assunse brevemente il ruolo di Presidente del Consiglio dei ministri durante la ricostruzione post-bellica
Le riforme progressiste di Parri, come quella fiscale che mirava a redistribuire la ricchezza, incontrarono l'opposizione dei partiti conservatori, portando alla caduta del suo governo
In un periodo cruciale in cui gli italiani si apprestavano a votare in un referendum per decidere la forma istituzionale dello Stato, la Democrazia Cristiana emerse come forza guida, proponendo Alcide De Gasperi come nuovo capo del governo
Il referendum del 1946 chiedeva ai cittadini di scegliere tra la conservazione della monarchia o l'istituzione della repubblica, segnando un momento fondamentale nella storia italiana
La repubblica vinse con una maggioranza di voti, segnando una netta rottura con il passato fascista e portando alla fine della Casa Savoia
Il risultato del referendum delineò nuovi equilibri politici e portò alla creazione del Territorio Libero di Trieste, che fu definitivamente risolto nel 1954
L'unità antifascista iniziò a incrinarsi a causa di divergenze ideologiche e tensioni sociali, esacerbate dall'inizio della Guerra Fredda
Il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria si scisse nel 1947, dando origine al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, che in seguito divenne il Partito Social Democratico Italiano
Nel 1947, De Gasperi formò un governo esclusivamente democristiano, ponendo fine alla coalizione tra i tre principali partiti di massa, che includeva anche socialisti e comunisti
La Costituzione italiana, promulgata nel 1947 e in vigore dal 1948, stabiliva un sistema parlamentare con un governo responsabile di fronte al Parlamento e garantiva i principi democratici e i diritti fondamentali
La Costituzione prevedeva l'istituzione di organi di garanzia come il Consiglio Superiore della Magistratura e la Corte Costituzionale, e introduceva il referendum abrogativo
Nel 1947, l'Italia firmò il trattato di pace a Parigi, che la riconosceva come nazione sconfitta e portò alla perdita dei territori sul confine orientale, con la questione definitivamente risolta nel 1954
Le elezioni del 1948 furono caratterizzate dalla contrapposizione tra il blocco governativo, capeggiato dalla Democrazia Cristiana, e l'opposizione del Fronte Popolare, composto da socialisti e comunisti
La campagna elettorale fu influenzata dall'intervento della Chiesa e dal sostegno degli Stati Uniti alla Democrazia Cristiana
La Democrazia Cristiana ottenne una vittoria schiacciante, segnando una sconfitta significativa per il PSI e una riduzione della sua rappresentanza parlamentare
De Gasperi adottò misure economiche volte a combattere l'inflazione e a risanare il bilancio statale, portando alla crescita del PIL durante il "miracolo economico" degli anni '50