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La Transizione Politica Post-Resistenza e l'Ascesa di De Gasperi

La transizione politica post-resistenza in Italia vide l'emergere di Alcide De Gasperi e la nascita della Repubblica. Il referendum del 1946, la crisi dell'unità antifascista, la stesura della Costituzione, il trattato di pace, le elezioni del 1948, l'adesione alla NATO e le riforme sociali hanno segnato profondamente il paese, culminando nel 'miracolo economico' degli anni '50.

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1

Causa caduta governo Parri

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Opposizione riforme progressiste e ritiro sostegno Partito Liberale Italiano.

2

Partito guida post-fascismo

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Democrazia Cristiana con Alcide De Gasperi.

3

Referendum istituzionale 1946

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Scelta tra mantenimento monarchia o istituzione repubblica.

4

Durante il referendum, la popolazione italiana dovette scegliere se mantenere la ______ o passare a una ______.

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monarchia repubblica

5

Nonostante il cambio di sovrano da Vittorio Emanuele III a ______, la monarchia non riuscì a recuperare il sostegno della gente.

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Umberto II

6

La ______ prevalse nel referendum con oltre ______ voti, mentre la monarchia ne ottenne circa 10 milioni.

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repubblica 12 milioni

7

L'esito del voto rifletté un cambiamento politico, con il ______ che influenzò notevolmente la vittoria della repubblica.

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Centro-Nord

8

Il referendum rappresentò una chiara discontinuità con il periodo ______ precedente.

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fascista

9

Inizio Guerra Fredda e tensioni Italia

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La Guerra Fredda accentuò le divergenze ideologiche e le tensioni sociali in Italia, indebolendo l'unità antifascista.

10

Governo De Gasperi 1947

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De Gasperi formò un governo esclusivamente democristiano nel 1947, escludendo socialisti e comunisti dalla coalizione.

11

Nascita PSDI

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Dalla scissione del PSIUP nel 1947 nacque il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, poi divenuto Partito Social Democratico Italiano (PSDI).

12

La nuova ______ italiana fu promulgata il ______ ______ 1947 e divenne effettiva il ______ ______ 1948.

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Costituzione 22 dicembre 1 gennaio

13

Il ______ della Repubblica italiana viene eletto per un mandato di ______ anni.

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Presidente sette

14

La Costituzione italiana istituì il ______ ______ della Magistratura e la ______ ______ come organi di garanzia.

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Consiglio Superiore Corte Costituzionale

15

Il testo costituzionale italiano si basa sui principi ______ e sui diritti ______.

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democratici fondamentali

16

In Italia, il ______ abrogativo può essere richiesto da almeno ______ cittadini.

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referendum 500.000

17

Perdita territori confine orientale Italia 1947

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Cessione Istria e parte di Trieste all'occupazione jugoslava.

18

Creazione Territorio Libero di Trieste 1946

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Suddivisione in zona A (gestita alleati) e zona B (controllo jugoslavo).

19

Risoluzione questione Trieste 1954

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Italia amministra zona A, Jugoslavia zona B.

20

Il ______ del ______ fu cruciale per l'Italia, vedendo la Democrazia Cristiana prevalere sull'opposizione.

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18 aprile 1948 voto politico

21

Il Fronte Popolare, composto da ______ e ______, subì una sconfitta notevole, non superando il ______ dei voti.

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socialisti comunisti 31%

22

La ______, guidata dalla DC e sostenuta da partiti laici minori, si contrappose al ______ nelle elezioni del '48.

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coalizione governativa Fronte Popolare

23

La vittoria della DC portò a una diminuzione della rappresentanza parlamentare del ______, segnando una sconfitta significativa.

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PSI

24

Esclusione della sinistra dal governo (1948)

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Dopo le elezioni, partiti di sinistra non inclusi nel governo; De Gasperi guida con partiti centristi e di destra.

25

Misure economiche di De Gasperi e Einaudi

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Introduzione di politiche anti-inflazione e per il risanamento del bilancio; conseguenze sociali come aumento disoccupazione.

26

Ingresso dell'Italia nella NATO

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Italia aderisce all'alleanza atlantica nel 1949; scelta controversa ma poi accettata da più forze politiche.

27

Nonostante avesse vinto la maggioranza dei seggi, la ______ ______ continuò a lavorare con altri partiti minori.

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Democrazia Cristiana

28

Nel 1950, fu introdotta una riforma ______ che includeva l'esproprio e la redistribuzione dei latifondi.

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agraria

29

La ______ per il ______ fu istituita per incentivare lo sviluppo nel sud dell'Italia.

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Cassa Mezzogiorno

30

Causa principale del 'miracolo economico' italiano

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Crescita PIL trainata da industria manifatturiera e aumento esportazioni.

31

Politica economica Italia anni '50

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Libero scambio e salari contenuti rispetto all'aumento della produttività.

32

Effetto del 'miracolo economico' sui salari

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Necessità di aumentare salari per mercato interno, riduzione margini profitto e inflazione.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Transizione Politica Post-Resistenza e l'Ascesa di De Gasperi

Nel contesto della ricostruzione post-bellica, l'Italia affrontò la sfida di rinnovare il proprio sistema politico dopo la caduta del fascismo e la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ferruccio Parri, esponente del Partito d'Azione e figura prominente della Resistenza, assunse brevemente il ruolo di Presidente del Consiglio dei ministri. Tuttavia, le sue riforme progressiste, come quella fiscale che mirava a redistribuire la ricchezza tassando le grandi imprese a favore delle piccole, incontrarono l'opposizione di partiti conservatori, tra cui il Partito Liberale Italiano, che nel 1945 ritirò il proprio sostegno, causando la caduta del governo Parri. In questo clima di incertezza politica, la Democrazia Cristiana emerse come forza guida, proponendo Alcide De Gasperi come nuovo capo del governo, in un periodo cruciale in cui gli italiani si apprestavano a votare in un referendum per decidere la forma istituzionale dello Stato, tra monarchia e repubblica.
Politico maschile in abito scuro stringe mani in piazza affollata italiana post-bellica, con spettatori in abiti d'epoca.

Il Referendum del 1946 e la Nascita della Repubblica Italiana

Il 2 giugno 1946 segnò un momento fondamentale nella storia italiana, con il referendum istituzionale che chiedeva ai cittadini di scegliere tra la conservazione della monarchia o l'istituzione della repubblica. La Casa Savoia, tentando di riscattare la propria immagine dopo il sostegno al fascismo, sostituì Vittorio Emanuele III con Umberto II, ma ciò non fu sufficiente a riconquistare la fiducia popolare. La repubblica vinse con oltre 12 milioni di voti contro i circa 10 milioni a favore della monarchia, con un'affluenza alle urne eccezionalmente alta. Il risultato del referendum delineò nuovi equilibri politici, con il Centro-Nord che giocò un ruolo decisivo nella vittoria repubblicana, e segnò una netta rottura con il passato fascista.

La Crisi dell'Unità Antifascista e la Scissione Socialista

L'unità antifascista che aveva caratterizzato la fase immediatamente successiva alla liberazione iniziò a incrinarsi a causa di divergenze ideologiche e tensioni sociali, esacerbate dall'inizio della Guerra Fredda. Il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) si trovò diviso internamente, portando alla scissione del 1947 e alla nascita del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, che in seguito divenne il Partito Social Democratico Italiano (PSDI). Nello stesso anno, De Gasperi formò un governo esclusivamente democristiano, ponendo fine alla coalizione tra i tre principali partiti di massa, che includeva anche socialisti e comunisti.

La Stesura della Costituzione Italiana e il Compromesso Costituente

Nonostante le divisioni politiche, l'Assemblea Costituente lavorò con impegno alla stesura della nuova Costituzione italiana, che fu promulgata il 22 dicembre 1947 e entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Il testo costituzionale, ispirato ai principi democratici e ai diritti fondamentali, stabiliva un sistema parlamentare con un governo responsabile di fronte al Parlamento, composto da due camere, e un Presidente della Repubblica eletto per sette anni. La Costituzione prevedeva inoltre l'istituzione di organi di garanzia come il Consiglio Superiore della Magistratura e la Corte Costituzionale, e introduceva il referendum abrogativo, esercitabile su richiesta di almeno 500.000 cittadini.

Il Trattato di Pace e la Questione del Confine Orientale

Nel 1947, l'Italia firmò il trattato di pace a Parigi, che la riconosceva come nazione sconfitta e imponeva la cessione delle colonie, la riduzione delle forze armate e il pagamento di riparazioni di guerra. La perdita dei territori sul confine orientale, con l'occupazione jugoslava dell'Istria e di parte di Trieste, fu particolarmente dolorosa e fonte di tensioni etniche e politiche. La situazione si stabilizzò temporaneamente con la creazione del Territorio Libero di Trieste nel 1946, suddiviso in zona A, gestita dagli alleati, e zona B, sotto controllo jugoslavo. La questione fu definitivamente risolta nel 1954, quando l'Italia ottenne l'amministrazione della zona A e la Jugoslavia quella della zona B.

Le Elezioni del 1948 e la Vittoria della Democrazia Cristiana

Le elezioni politiche del 18 aprile 1948 furono un punto di svolta per l'Italia, con una netta contrapposizione tra il blocco governativo, capeggiato dalla Democrazia Cristiana e sostenuto da partiti laici minori, e l'opposizione del Fronte Popolare, composto da socialisti e comunisti. La campagna elettorale fu influenzata dall'intervento della Chiesa e dal sostegno degli Stati Uniti alla DC, mentre il Fronte Popolare subì il contraccolpo della propria vicinanza alle posizioni sovietiche. La Democrazia Cristiana ottenne una vittoria schiacciante, con i partiti di sinistra che insieme non raggiunsero il 31% dei voti, segnando una sconfitta significativa per il PSI e una riduzione della sua rappresentanza parlamentare.

La Politica Economica e l'Adesione dell'Italia alla NATO

Le elezioni del 1948 influenzarono profondamente la politica economica e internazionale dell'Italia. Con l'esclusione della sinistra dal governo, De Gasperi, insieme al ministro del Bilancio Luigi Einaudi, adottò misure economiche volte a combattere l'inflazione e a risanare il bilancio statale. Queste politiche, pur necessarie, ebbero conseguenze sociali, tra cui un aumento della disoccupazione. Sul piano internazionale, l'Italia aderì alla NATO, una decisione inizialmente contestata ma che nel tempo trovò accettazione anche tra le forze politiche che l'avevano criticata.

I Governi De Gasperi e le Riforme Sociali

La Democrazia Cristiana, pur avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera, continuò a collaborare con i partiti laici minori e sostenne Luigi Einaudi come Presidente della Repubblica. Questa politica di centrismo consolidò la posizione centrale della DC nello scenario politico italiano, escludendo sia la sinistra che la destra monarchica e neofascista. Tra le riforme più significative vi fu quella agraria del 1950, che prevedeva l'esproprio e la redistribuzione dei grandi latifondi, e la creazione della Cassa per il Mezzogiorno, finalizzata a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle regioni meridionali. Nonostante queste iniziative, la resistenza conservatrice e l'opposizione della sinistra limitarono l'efficacia delle riforme, e il Paese continuò a sperimentare alti livelli di disoccupazione e bassi salari.

Il "Miracolo Economico" Italiano e le Sfide Sociali

Negli anni '50, l'Italia visse un periodo di straordinaria crescita economica, noto come il "miracolo economico". Il PIL aumentò rapidamente, trainato soprattutto dall'industria manifatturiera, e lo sviluppo fu sostenuto dall'incremento delle esportazioni e dall'integrazione dell'Italia nell'economia occidentale. La politica di libero scambio e il divario tra l'aumento della produttività e il mantenimento di salari contenuti furono fattori chiave di questo boom. Tuttavia, la necessità di aumentare i salari per sviluppare il mercato interno ridusse i margini di profitto delle imprese e contribuì a un processo inflazionistico. Il fenomeno migratorio dal Sud al Nord e dalle aree rurali alle città fu tra le conseguenze più rilevanti di questo periodo, portando a profondi cambiamenti demografici e sociali nel Paese.