La Critica di Nietzsche alla Storia e all'Illuminismo
Nietzsche si distingue per la sua critica radicale all'Illuminismo e alla sua fiducia nella ragione. Nelle "Considerazioni inattuali", attacca la cultura storica del suo tempo per il suo eccessivo rispetto del passato, sostenendo che un eccesso di storia può paralizzare l'azione e l'innovazione. In "Umano, troppo umano" e opere successive, Nietzsche adotta un approccio genealogico per smascherare le origini e le motivazioni sottostanti delle credenze e dei valori morali, mostrando come spesso siano radicate in istinti di potere e di autoinganno.La Proclamazione della "Morte di Dio" e l'Emergere del Superuomo
Uno dei concetti più noti di Nietzsche è la "morte di Dio", che annuncia in "La gaia scienza" (Aforisma 125) attraverso la parabola dell'uomo folle. Questa metafora rappresenta la perdita di credibilità dei valori tradizionali cristiani e metafisici in un'epoca secolarizzata. Nietzsche propone il superuomo come l'individuo che supera i valori decadenti e crea nuovi valori autenticamente umani. Il superuomo è colui che accetta la vita nella sua interezza, compresa la sua intrinseca sofferenza, e che è in grado di vivere secondo il principio dell'eterno ritorno, l'idea che la vita si ripeta all'infinito in un ciclo senza fine.Il Superuomo e l'Eterno Ritorno in "Così parlo Zarathustra"
"Così parlo Zarathustra" è l'opera in cui Nietzsche sviluppa in modo più completo la figura del superuomo e il concetto dell'eterno ritorno. Zarathustra, il protagonista, è un eremita che scende dalla montagna per condividere la sua saggezza con l'umanità, proclamando la necessità di superare i valori morali tradizionali e di abbracciare la volontà di potenza. Il superuomo è colui che dice "sì" alla vita in ogni suo aspetto, accettando la sfida dell'eterno ritorno, che implica amare e volere la ripetizione di ogni momento della propria vita.La Filosofia del Martello e la Genealogia della Morale
Nella fase matura del suo pensiero, Nietzsche affina la sua critica alla morale tradizionale, in particolare nel suo saggio "Genealogia della morale". Qui, esamina l'origine e l'evoluzione dei valori morali, distinguendo tra la morale dei signori, basata sulla forza e sull'affermazione di sé, e la morale degli schiavi, nata dal risentimento dei deboli. Nietzsche utilizza la metafora del martello per descrivere il suo approccio critico e demolitore nei confronti dei valori consolidati. Il superuomo emerge come figura che trascende la dicotomia morale tradizionale, vivendo secondo la volontà di potenza e affrontando il nichilismo come una fase transitoria verso la creazione di nuovi valori.