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Luigi Pirandello, drammaturgo Nobel per la letteratura, rivoluzionò il teatro con opere come 'Sei personaggi in cerca d'autore'. La sua sperimentazione spaziò dal grottesco al metateatro, esplorando crisi identitarie e paradossi esistenziali.
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Durante i suoi anni di formazione, Luigi Pirandello iniziò a dedicarsi al teatro
La morsa" e "Lumie di Sicilia
Nel 1910, le prime opere teatrali di Pirandello, "La morsa" e "Lumie di Sicilia", furono rappresentate al Teatro Minimo di Nino Martoglio a Roma
Carriera teatrale estremamente feconda e innovativa
Le opere teatrali di Pirandello si rivelarono estremamente feconde e innovative, rivoluzionando il teatro contemporaneo
Pirandello si avventurò nella sperimentazione del teatro del grottesco dopo i suoi primi esperimenti in dialetto siciliano
Tra il 1917 e il 1925, Pirandello scrisse commedie come "Il piacere dell'onestà" e "Il giuoco delle parti", caratterizzate da personaggi e situazioni che deformano la realtà
Le opere teatrali di Pirandello riflettono la crisi dei valori tradizionali e la complessità dell'esistenza umana, sfidando le aspettative e le norme sociali del pubblico dell'epoca
La messa in scena di "Sei personaggi in cerca d'autore" nel 1921 segnò un punto di svolta nell'opera di Pirandello, sovvertendo le convenzioni teatrali e mescolando realtà e finzione
Insieme a "Sei personaggi in cerca d'autore", queste opere formano la cosiddetta "trilogia del teatro nel teatro", che esplora la natura illusoria del teatro e la sua incapacità di catturare la complessità della vita reale
Dopo il riconoscimento internazionale, Pirandello si orientò verso un teatro più legato a tematiche esistenziali e mitiche, creando mondi onirici e fantastici
In opere come "I giganti della montagna" e "La favola del figlio cambiato", Pirandello adotta un linguaggio poetico e simbolico, avvicinandosi al surrealismo e alla ricerca di un teatro che esplori le profondità dell'inconscio e dell'immaginario collettivo
Il saggio "L'umorismo" di Pirandello, pubblicato nel 1908 e rivisto nel 1920, è considerato il manifesto della sua poetica, in cui analizza l'umorismo come una profonda riflessione sulle incongruenze della vita
La poetica dell'umorismo è un filo conduttore che attraversa tutta l'opera di Pirandello, sia teatrale che narrativa, come in opere come "Il giuoco delle parti" e "Così è (se vi pare)"