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L'ascesa del Nazismo e la nomina di Adolf Hitler a Cancelliere della Germania rappresentano un'epoca di profondi cambiamenti politici. La crisi del 1929 e la successiva Grande Depressione hanno contribuito all'instabilità, favorendo il NSDAP. La manipolazione elettorale e l'uso della propaganda e della violenza hanno permesso a Hitler di consolidare il suo potere e instaurare una dittatura, ponendo fine alla Repubblica di Weimar.
La crisi economica e politica della Repubblica di Weimar portò a un'instabilità politica e all'aumento del sostegno per i partiti estremisti, tra cui il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi guidato da Adolf Hitler
La grande depressione aggravò la situazione in Germania, portando a un aumento della disperazione popolare e alla ricerca di una soluzione per la rinascita della nazione
Dopo tre elezioni legislative in un solo anno, il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi divenne il più grande nel Reichstag nel luglio 1932, ma senza una maggioranza assoluta
Sotto pressione da vari settori conservatori, il presidente Paul von Hindenburg nominò Adolf Hitler cancelliere il 30 gennaio 1933
Dopo la nomina a cancelliere, Hitler formò un governo di coalizione con l'intento di consolidare il suo potere
Una volta al potere, Hitler e il suo partito intrapresero azioni per consolidare il loro potere, tra cui lo scioglimento del Reichstag e l'indizione di nuove elezioni