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La Russia durante il regno di Pietro il Grande

La Russia del XVII secolo vide profondi cambiamenti sociali e politici. Con la servitù della gleba, i contadini furono legati alla terra e ai signori, mentre le riforme di Pietro il Grande modernizzarono lo stato e l'esercito, influenzando anche la Chiesa e la cultura russa.

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1

Alla scomparsa dello zar ______ nel 1645, la Russia vide rafforzarsi una rigida gerarchia sociale sotto il governo di suo figlio ______.

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Michele Romanov Alessio

2

Rivolta dei mercanti 1656

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Causata da restrizioni commerciali e svalutazione monetaria, segno di tensione economica.

3

Ribellioni contadine e insurrezioni cosacche

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Contadini e cosacchi si ribellano contro nobiltà e stato, culminando nella rivolta di Stenka Razin nel 1670.

4

Scisma della Chiesa ortodossa russa

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Riforme di Nikon portano al raskol, divisione tra Vecchi credenti e Chiesa ufficiale su basi liturgiche.

5

Durante il suo regno, ______ il Grande viaggiò sotto copertura in vari paesi europei, tra cui ______, ______, ______ e ______, per osservare le loro tecniche avanzate.

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Pietro Germania Olanda Inghilterra Austria

6

Sconfitta a Narva (1700)

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Pietro il Grande perse contro la Svezia, spingendolo a riformare l'esercito.

7

Vittoria di Poltava (1709)

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Decisiva per la Russia contro Carlo XII di Svezia, consolidò il potere di Pietro.

8

Fondazione di San Pietroburgo

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Nuova capitale simbolo dell'apertura russa verso il Mar Baltico e dell'occidentalizzazione.

9

Nel ______ Pietro il Grande introdusse la Tabella dei ranghi, che imponeva a tutti, inclusi i ______, di partire dal livello più basso nelle cariche statali.

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1722 nobili

10

Abolizione del patriarcato russo 1721

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Pietro il Grande eliminò la figura del patriarca, sostituendola con il Santo Sinodo controllato da un procuratore laico.

11

Fondazione Accademia delle Scienze

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Pietro il Grande istituì l'Accademia delle Scienze per promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico della Russia.

12

I trattati di ______ e ______ del ______ confermarono il passaggio dell'egemonia sul Mar Baltico dalla ______ alla Russia.

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Stoccolma Nystad 1721 Svezia

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La servitù della gleba nella Russia del XVII secolo

Con la morte dello zar Michele Romanov nel 1645, la Russia consolidò una rigida stratificazione sociale durante il regno di suo figlio Alessio. Il Codice del 1649 cristallizzò la divisione in tre classi: la nobiltà di stato o "uomini di servizio", i mercanti e artigiani o "uomini del borgo", e i contadini, suddivisi in "servi della gleba" e "liberi". Questo codice legalizzò la servitù della gleba, aggravando la condizione dei contadini, che furono legati alla terra e ai loro signori senza essere soggetti a tassazione diretta. La mobilità sociale e geografica fu fortemente limitata, come nel caso dei mercanti, costretti a rimanere nel loro mestiere e luogo di residenza.
Ritratto a olio di storico militare russo in uniforme blu scuro con bottoni dorati, camicia bianca, cappello nero e sguardo autoritario.

Disordini sociali e riforme religiose nel XVII secolo

L'immobilità sociale generò tensioni che sfociarono in rivolte, come quella dei mercanti nel 1656, scatenata dalle restrizioni commerciali e dalla svalutazione della moneta. Le ribellioni contadine, pur non minacciando direttamente l'ordine stabilito, assunsero rilevanza quando si congiunsero alle insurrezioni dei cosacchi, gruppi etnici tradizionalmente in opposizione all'espansione della nobiltà e dello stato. Nel 1670, il capo cosacco Stenka Razin guidò una vasta rivolta contro la servitù e l'oppressione nobiliare, che si diffuse rapidamente nel basso Volga prima di essere soppressa dall'esercito zarista. Contemporaneamente, le riforme della Chiesa ortodossa russa, avviate dal patriarca Nikon, provocarono lo scisma, o raskol, tra i Vecchi credenti e la Chiesa ufficiale, incentrato su differenze liturgiche piuttosto che dottrinali.

L'ascesa al potere di Pietro I

Pietro I, noto come Pietro il Grande, salì al trono all'età di dieci anni nel 1682, regnando inizialmente con il fratellastro Ivan V e sotto la reggenza della sorellastra Sofia. Nel 1689, Pietro prese il pieno controllo dello stato, dimostrando un marcato interesse per le innovazioni militari e navali e per la cultura occidentale. Il suo desiderio di modernizzare la Russia lo portò a viaggiare incognito in Europa occidentale, dove visitò paesi come Germania, Olanda, Inghilterra e Austria, per studiare le loro avanzate pratiche amministrative e tecnologiche.

Le riforme di Pietro il Grande e la modernizzazione della Russia

Pietro il Grande, determinato a trasformare la Russia in una potenza moderna, instaurò un regime autocratico e centralizzato. Le sue riforme, volte a rafforzare lo stato e l'esercito, furono in parte ispirate dalla sconfitta subita a Narva nel 1700 contro la Svezia. Ristrutturò l'esercito, introducendo nuovi metodi di reclutamento e addestramento, e la vittoria di Poltava nel 1709 contro Carlo XII di Svezia segnò una svolta decisiva. Pietro fondò una potente marina militare e stabilì la nuova capitale, San Pietroburgo, come simbolo dell'apertura della Russia verso il Mar Baltico.

La riforma amministrativa e l'ascesa sociale nel regno di Pietro

Pietro il Grande riformò l'amministrazione statale, creando un Senato di 9 membri e abolendo la Duma dei boiari. Il principio della nobiltà di servizio fu rafforzato, e l'accesso alle cariche statali fu aperto a tutti sulla base del merito e delle competenze. La Tabella dei ranghi, introdotta nel 1722, regolamentò l'ascesa sociale, stabilendo che tutti, compresi i nobili, dovessero iniziare dal grado più basso, con l'ottenimento dell'ottavo grado che conferiva la nobiltà ereditaria.

L'impatto culturale e religioso delle riforme petrine

Le riforme di Pietro il Grande influenzarono profondamente anche la Chiesa, con l'abolizione del patriarcato nel 1721 e la creazione di un Santo Sinodo sotto la supervisione di un procuratore laico. Promosse l'istruzione, fondando scuole tecniche e l'Accademia delle Scienze, e incoraggiò l'adozione di usanze occidentali tra l'élite russa. Queste iniziative favorirono un'accelerazione del processo di occidentalizzazione della società russa, che proseguì anche dopo la sua morte.

La successione di Pietro il Grande e il cambiamento della Russia

Nonostante i notevoli cambiamenti apportati, Pietro il Grande non riuscì a stabilire un meccanismo di successione chiaro, lasciando uno statuto che permetteva allo zar di scegliere il proprio erede. Questa incertezza generò un periodo di complotti e instabilità che durò fino al 1762. Alla sua morte nel 1725, la Russia si era trasformata radicalmente sia a livello interno sia nella sua posizione internazionale, con l'egemonia sul Mar Baltico passata dalla Svezia alla Russia, come confermato dai trattati di Stoccolma (1721) e Nystad (1721).