L'ascesa al potere di Pietro I
Pietro I, noto come Pietro il Grande, salì al trono all'età di dieci anni nel 1682, regnando inizialmente con il fratellastro Ivan V e sotto la reggenza della sorellastra Sofia. Nel 1689, Pietro prese il pieno controllo dello stato, dimostrando un marcato interesse per le innovazioni militari e navali e per la cultura occidentale. Il suo desiderio di modernizzare la Russia lo portò a viaggiare incognito in Europa occidentale, dove visitò paesi come Germania, Olanda, Inghilterra e Austria, per studiare le loro avanzate pratiche amministrative e tecnologiche.Le riforme di Pietro il Grande e la modernizzazione della Russia
Pietro il Grande, determinato a trasformare la Russia in una potenza moderna, instaurò un regime autocratico e centralizzato. Le sue riforme, volte a rafforzare lo stato e l'esercito, furono in parte ispirate dalla sconfitta subita a Narva nel 1700 contro la Svezia. Ristrutturò l'esercito, introducendo nuovi metodi di reclutamento e addestramento, e la vittoria di Poltava nel 1709 contro Carlo XII di Svezia segnò una svolta decisiva. Pietro fondò una potente marina militare e stabilì la nuova capitale, San Pietroburgo, come simbolo dell'apertura della Russia verso il Mar Baltico.La riforma amministrativa e l'ascesa sociale nel regno di Pietro
Pietro il Grande riformò l'amministrazione statale, creando un Senato di 9 membri e abolendo la Duma dei boiari. Il principio della nobiltà di servizio fu rafforzato, e l'accesso alle cariche statali fu aperto a tutti sulla base del merito e delle competenze. La Tabella dei ranghi, introdotta nel 1722, regolamentò l'ascesa sociale, stabilendo che tutti, compresi i nobili, dovessero iniziare dal grado più basso, con l'ottenimento dell'ottavo grado che conferiva la nobiltà ereditaria.L'impatto culturale e religioso delle riforme petrine
Le riforme di Pietro il Grande influenzarono profondamente anche la Chiesa, con l'abolizione del patriarcato nel 1721 e la creazione di un Santo Sinodo sotto la supervisione di un procuratore laico. Promosse l'istruzione, fondando scuole tecniche e l'Accademia delle Scienze, e incoraggiò l'adozione di usanze occidentali tra l'élite russa. Queste iniziative favorirono un'accelerazione del processo di occidentalizzazione della società russa, che proseguì anche dopo la sua morte.La successione di Pietro il Grande e il cambiamento della Russia
Nonostante i notevoli cambiamenti apportati, Pietro il Grande non riuscì a stabilire un meccanismo di successione chiaro, lasciando uno statuto che permetteva allo zar di scegliere il proprio erede. Questa incertezza generò un periodo di complotti e instabilità che durò fino al 1762. Alla sua morte nel 1725, la Russia si era trasformata radicalmente sia a livello interno sia nella sua posizione internazionale, con l'egemonia sul Mar Baltico passata dalla Svezia alla Russia, come confermato dai trattati di Stoccolma (1721) e Nystad (1721).