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La Legge 240/2010, o Riforma Gelmini, ha trasformato il sistema universitario italiano, puntando su autonomia e responsabilità. Ha introdotto nuovi organi di governo come il rettore e il senato accademico, e ha legato i finanziamenti pubblici alle performance delle università, con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza e l'efficienza nell'istruzione superiore.
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La Legge 240/2010, nota come Riforma Gelmini, ha introdotto modifiche nel sistema universitario italiano con l'obiettivo di migliorare la qualità e l'efficienza dell'istruzione superiore
La riforma ha rafforzato l'autonomia delle università, permettendo loro di definire autonomamente organizzazione e ricerca, nel rispetto di criteri di qualità e sostenibilità finanziaria
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha il compito di promuovere l'eccellenza e facilitare l'accesso agli studi universitari, assicurando la giusta valorizzazione del merito
La riforma ha imposto una revisione degli statuti universitari, introducendo una struttura organizzativa basata su principi di efficienza e trasparenza
Gli organi di governo principali delle università sono il rettore, il senato accademico, il consiglio di amministrazione, il collegio dei revisori dei conti, il nucleo di valutazione e il direttore generale
Il rettore è il responsabile della rappresentanza legale e del coordinamento delle attività accademiche, mentre il senato accademico e il consiglio di amministrazione hanno rispettivamente il compito di formulare proposte su didattica e ricerca e di svolgere funzioni strategiche e di controllo finanziario
La riforma ha conferito alle università una maggiore autonomia, accompagnata da un incremento delle responsabilità, incoraggiandole a sviluppare modelli organizzativi efficaci e mantenendo un equilibrio tra libertà di gestione e obblighi di rendicontazione e qualità
Il MIUR, attraverso l'ANVUR, svolge un ruolo di supervisione e valutazione, assicurando che le università perseguano gli obiettivi nazionali di sviluppo culturale ed economico e che le risorse pubbliche siano assegnate in modo equo e basato sul merito
La distribuzione delle risorse finanziarie pubbliche alle università è ora più strettamente legata ai risultati ottenuti e agli obiettivi strategici definiti dal MIUR, con una valutazione delle performance accademiche condotta dall'ANVUR per garantire un finanziamento meritocratico e proporzionato alle attività svolte