Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'antisemitismo e le leggi razziali del 1938 in Italia segnarono l'inizio di una persecuzione che culminò nella Shoah. Il genocidio ebraico, perpetrato dal regime nazista, vide circa sei milioni di ebrei uccisi. Testimonianze come il diario di Anne Frank rivelano l'orrore vissuto e la resistenza umana.
Show More
Durante il Medioevo, gli ebrei furono spesso accusati di essere responsabili di calamità come la peste a causa di pregiudizi religiosi cristiani
Misure discriminatorie
Il Concilio Lateranense IV del 1215 introdusse misure discriminatorie che limitavano gli ebrei a determinate professioni, come il prestito di denaro, contribuendo a perpetuare stereotipi negativi
Nonostante l'emancipazione degli ebrei durante il XIX secolo, l'antisemitismo rimase un pregiudizio diffuso in Europa
Nel 1938, il regime fascista italiano pubblicò il Manifesto della Razza, che dichiarava l'esistenza di una "razza italiana pura" e negava l'appartenenza degli ebrei a tale comunità nazionale
Le leggi razziali introdotte dal regime fascista escludevano gli ebrei da molte sfere della vita pubblica, portando a ulteriori persecuzioni e discriminazioni
Il regime fascista italiano fu influenzato dalle ideologie razziali naziste, che portarono all'introduzione delle leggi razziali e all'escalation delle persecuzioni contro gli ebrei
A partire dal 1939, il regime nazista di Adolf Hitler mise in atto un programma di sterminio degli ebrei, con l'obiettivo di attuare la "soluzione finale della questione ebraica"
Gli ebrei furono confinati in ghetti e deportati nei campi di sterminio, dove furono sottoposti a lavoro forzato, fame e uccisioni di massa nelle camere a gas
L'orrore della Shoah continuò fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con un bilancio di circa sei milioni di ebrei assassinati