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Il Canto II dell'Inferno di Dante Alighieri è un'opera fondamentale che introduce le figure di Beatrice, Santa Lucia e la Vergine Maria, simboli di Grazia divina. Esplora la struttura narrativa e teologica della Commedia, evidenziando il ruolo di Dante come eroe dell'ingegno e la sua missione redentrice.
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Il canto si articola in tre sezioni distinte: il proemio, la manifestazione dei dubbi di Dante e la risposta di Virgilio
Il Canto II stabilisce le basi storico-teologiche della missione di Dante e introduce le figure di Beatrice, Santa Lucia e la Vergine Maria
Beatrice, Santa Lucia e la Vergine Maria rappresentano rispettivamente la Grazia santificante, illuminante e preveniente, e la loro intercessione è fondamentale per il viaggio di Dante
Nella Vita Nova e nelle Rime, Beatrice è celebrata come donna-angelo e musa ispiratrice
Nel Canto II, Beatrice diventa simbolo di Grazia santificante e rappresenta la Grazia divina che guida Dante verso la salvezza eterna
La presenza e l'intercessione di Beatrice sono fondamentali per il viaggio di Dante, poiché rappresentano la Grazia divina che lo guida verso la salvezza eterna
Dante invoca le Muse, il proprio ingegno e la memoria per poter descrivere adeguatamente ciò che vedrà e vivrà nell'aldilà
Dante esprime i suoi dubbi, sentendosi indegno di un'impresa simile a quelle di Enea e San Paolo
Virgilio rassicura Dante spiegando che il viaggio è stato voluto dalla Vergine Maria e che Beatrice, Santa Lucia e la stessa Maria lo sostengono