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I gradi dell'aggettivo qualificativo nella lingua italiana variano per esprimere intensità o confronti. Il grado positivo indica una qualità, il comparativo confronta due entità, e il superlativo esalta una qualità al massimo grado. Forme speciali come 'migliore' e 'ottimo' sono irregolari.
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Gli aggettivi qualificativi esprimono una qualità
Grado positivo
Il grado positivo indica semplicemente la presenza di una qualità
Grado comparativo
Il grado comparativo mette a confronto due entità o qualità
Grado superlativo
Il grado superlativo esalta una qualità al suo massimo grado
Il comparativo di maggioranza si costruisce con "più" seguito dall'aggettivo e dal termine di paragone
Il comparativo di minoranza utilizza "meno" nella stessa struttura
Il comparativo di uguaglianza si forma con "tanto" o "così" seguiti dall'aggettivo e dal termine di paragone
Il superlativo assoluto esprime un'intensità massima senza confronto
Il superlativo relativo stabilisce un confronto all'interno di un gruppo
Alcuni aggettivi hanno forme irregolari di comparativo e superlativo
Alcuni aggettivi formano il superlativo con suffissi particolari
Non tutti gli aggettivi sono graduabili
Per distinguere il superlativo relativo dal comparativo, si deve considerare il tipo di confronto