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Giosuè Carducci, poeta e intellettuale italiano, fu ponte tra classicismo e modernità. Le sue opere, da 'Juvenilia' a 'Odi Barbare', riflettono la lotta contro il Romanticismo e l'evoluzione stilistica verso un linguaggio poetico innovativo. Critico letterario e saggista, Carducci influenzò profondamente la cultura del suo tempo.
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Carducci nacque nel 1835 in Toscana e trascorse la sua infanzia in Maremma, influenzando il paesaggio lirico delle sue opere
Professore a Bologna
Dal 1860 al 1904, Carducci fu professore di letteratura italiana all'Università di Bologna, diventando una figura centrale della cultura italiana dell'epoca
Carducci fu un fervente sostenitore degli ideali democratici e repubblicani, ma si avvicinò alla monarchia e al nazionalismo nella fase più matura della sua vita
La poesia di Carducci unisce la serenità del classicismo a un profondo senso di inquietudine moderna, riflettendo le tensioni di un'epoca in trasformazione
Dalle prime raccolte poetiche alle "Odi Barbare"
Dalle prime raccolte poetiche, influenzate dai grandi maestri della letteratura italiana, alle "Odi Barbare", in cui Carducci introduce metri classici adattati alla lingua italiana moderna
Oltre che come poeta, Carducci si distinse anche come critico letterario e saggista, utilizzando un approccio positivista e oggettivo
In gioventù, Carducci fu un fervente sostenitore degli ideali democratici e repubblicani, partecipando all'impresa garibaldina
La delusione per il consolidamento della Destra storica dopo l'unificazione italiana portò Carducci ad assumere posizioni critiche, riflettendo nella sua opera un appello ai diritti popolari
Con il passare degli anni, Carducci si avvicinò alla monarchia e al nascente nazionalismo, diventando senatore e appoggiando le politiche coloniali di Francesco Crispi