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Callimaco di Cirene, poeta e studioso greco, ha lasciato un segno indelebile nella letteratura ellenistica. I suoi Inni e gli Aitia, sebbene sopravvissuti in frammenti, mostrano un'arte raffinata e un'innovazione stilistica che ha influenzato la poesia successiva. La sua opera nei Pínakes ha contribuito alla nascita della biblioteconomia moderna.
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Callimaco nacque intorno al 310-305 a.C. in una famiglia benestante a Cirene, una colonia greca in Libia
Ricevette un'educazione di alto livello e si trasferì ad Alessandria d'Egitto, centro culturale e scientifico dell'epoca
Fu allievo del grammatico Zenodoto di Efeso e contribuì alla catalogazione delle opere letterarie nella Biblioteca di Alessandria
Scrisse opere di commissione per la corte dei Tolemei, tra cui la "Chioma di Berenice"
Secondo la Suda, Callimaco scrisse oltre 800 opere, che spaziavano dalla poesia alla prosa, dai trattati scientifici agli scritti eruditi
Gran parte delle opere di Callimaco ci sono pervenute solo in frammenti, tra cui le sue tragedie, commedie, drammi satirici e trattati scientifici
Callimaco scrisse i "Pínakes", cataloghi che organizzavano il contenuto della Biblioteca di Alessandria per autore e per argomento, un'opera di catalogazione che ha influenzato la moderna biblioteconomia
Gli "Aitia", un'opera di Callimaco di cui sopravvivono solo frammenti, si concentravano sull'eziologia, ovvero sulla spiegazione delle origini mitiche di usanze, istituzioni, fondazioni di città e templi
Nel prologo degli "Aitia", Callimaco difende la sua preferenza per la brevità e la finezza letteraria, opponendosi alla tendenza contemporanea di comporre poemi epici lunghi e grandiosi