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I principi della Repubblica Italiana si fondano sulla democrazia e sul valore del lavoro. La sovranità popolare, i diritti inviolabili, l'uguaglianza e il lavoro come dovere sociale sono pilastri della Costituzione, che promuove anche l'unità nazionale, la tutela delle minoranze linguistiche e l'indipendenza dello Stato dalla Chiesa Cattolica. La cultura, l'ambiente e la pace internazionale sono altresì valori essenziali.
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Il popolo esercita la sovranità nelle forme e nei limiti della legge fondamentale dello Stato
Il referendum del 2 giugno 1946 ha sancito la scelta della forma repubblicana come principio cardine della Costituzione italiana
La democrazia italiana si concretizza nella partecipazione attiva dei cittadini attraverso la rappresentanza politica e strumenti di democrazia diretta
Il lavoro è riconosciuto come diritto essenziale e dovere sociale, riflettendo l'importanza di questo concetto nel contesto storico del dopoguerra
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, promuovendo una politica di piena occupazione e di formazione professionale
Il lavoro si traduce nel contributo attivo alla vita della comunità attraverso il voto, il pagamento delle imposte e la partecipazione a iniziative di supporto e assistenza sociale
L'Articolo 2 della Costituzione tutela i diritti inviolabili dell'individuo, sia come persona singola sia all'interno delle formazioni sociali in cui si esprime
L'Articolo 3 della Costituzione proclama l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, assicurando pari dignità sociale e rimuovendo ogni discriminazione
I cittadini hanno il dovere di adempiere ai doveri di solidarietà politica, economica e sociale, contribuendo attivamente alla vita della comunità attraverso il voto, il pagamento delle imposte e la partecipazione a iniziative di supporto e assistenza sociale